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Atalanta, Ferreira Pinto: "Se fosse rimasto Conte, sarei andato via"

Atalanta, Ferreira Pinto: "Se fosse rimasto Conte, sarei andato via"
lunedì 11 gennaio 2010, 13:552010
di Alessio Calfapietra

Altro che convalescente, Ferreira Pinto c'è. Dicevano che non era ancora pronto, invece con Bonacina gioca 90' alla grande, su e giù lungo la fascia destra. Anche nelle difficoltà ha confermato la sua correttezza: nessuna polemica pubblica di fronte all'esclusione decisa da Conte contro il Napoli. Per lui fu addirittura tribuna. Ora l'esterno brasiliano si confida ai taccuini de L'Eco di Bergamo.

Ferreira Pinto, risultato a parte, si può parlare di rinascita?
"Sì, sotto l'aspetto del gioco siamo tornati a lottare, a giocare, la squadra ha ritrovato lo spirito da Atalanta - E questo dà la forza per andare avanti. Peccato solo per la sconfitta".

Dopo 9 mesi e mezzo è tornato a giocare per 90' interi. Dura?
"Eh sì. Però sono contento perché ho fatto una partita di grande cuore, su un campo pesante, non adatto alle mie caratteristiche. Sono contento anche perché ho dimostrato che Ferreira Pinto non era morto come si andava dicendo negli ultimi tempi".

Beh, a darla per finita sembravano le scelte di Conte
"Io con Conte non mi sono mai trovato bene. Se fosse rimasto lui, me ne sarei andato io"

Questi tre giorni, dopo la disfatta col Napoli, come li avete trascorsi?
"Benissimo, il gruppo è forte e unito e questo è un fattore fondamentale che ci porterà alla salvezza".

Bonacina?
"Lo conoscevamo, è una persona squisita. In questi giorni da mister ci ha fatto divertire, abbiamo ritrovato il sorriso, la serenità. Ecco, volevamo vincere anche per lui. Peccato"

Peccato anche per la classifica, sempre più drammatica
"Sì, ma io sono sicuro che la salvezza la porteremo a casa, abbiamo tante possibilità di farcela"

E la partita col Palermo?
"Sono contento per la prestazione e non per il risultato. Siamo tornati a fare le cose che sapevano fare bene"

Il rigore? Avete protestato molto.
"Ci siamo lamentati perché l'arbitro ha usato due pesi e due misure. Se c'era quello fischiato su Cavani, allora doveva fischiare anche il rigore su Doni nel primo tempo"

Un po' di nervosismo nel finale, soprattutto Chevanton. È la riprova che la sconfitta è dura da digerire dopo una gara del genere?
"Sì, un po' anche quello. Anche se Chevanton si lamentava per l'espulsione di Garics: il secondo giallo non ci stava perché il giocatore avversario stava andando verso l'esterno e non verso la porta"

Un rigore contestato, un'espulsione altrettanto dibattuta. Non è che sono segnali allarmanti? Non è che pure la sorte s'è messa a remare contro l'Atalanta?
"Non credo. Qualche ingiustizia va messa nel conto. Però tocca a noi giocatori reagire e, ripeto, abbiamo tantissime possibilità per salvarci".