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Bologna, Portanova: "In campo come a Firenze"

Bologna, Portanova: "In campo come a Firenze"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 3 febbraio 2010, 18:512010
di Claudio Colla
fonte www.bolognafc.it

In vista della sfida del "Dall'Ara" di domenica pomeriggio contro il Milan, Daniele Portanova suona la carica dalle pagine del sito ufficiale felsineo: «Ci sarà da lavorare in difesa, ma era così anche con Gilardino, Mutu , Vargas e via dicendo. Non dobbiamo stare lì a leggere le formazioni: il Milan attacca con molti uomini e in campo corrono tutti, ma si parte da 0-0, sono undici loro e siamo undici noi. Abbiamo grande rispetto per gli avversari, stiamo con i piedi per terra e siamo pronti ad usare le nostre armi: la compattezza, il gruppo, il cuore, la grinta. E anche noi abbiamo giocatori di qualità. Già oggi questa squadra ha 24 punti, quattro in più della terzultima: ne restano altri sedici da fare da qui alla fine, nelle prossime sedici partite, un mini campionato in cui lotteremo e ci impegneremo al massimo, col sangue agli occhi, per arrivare all'obiettivo della salvezza. In Serie A ci sono partite difficili e partite molto difficili: di facili non ce ne sono. Domenica col Milan ne abbiamo una molto difficile, ma in ogni partita c'è da lottare e combattere per portare a casa più punti possibile: non dobbiamo guardare la classifica, ma solo concentrarci sul campo e sull'avversario. E anche il Milan penso sia consapevole di trovare un Bologna tignoso, forte e concentrato. Quando sei in una situazione delicata di classifica, spendi molto non solo fisicamente ma anche mentalmente: il pensiero di poter perdere punti troppo importanti fa spendere il doppio e a volte, specie se ti trovi in vantaggio, finisci per concedere più campo all'avversario. Il Milan è senz'altro una grande squadra: quando lo incontri provi a dare il centodieci percento e speri che loro non lo diano. Ma la cosa più importante è che il Bologna da qui alla fine del campionato dia sempre il massimo, perché la Serie A non te la regala nessuno: te la devi sudare per ottenerla e per mantenerla. Con il 4-4-1-1, rispetto al precedente 4-3-1-2, In fase difensiva si sta lavorando molto meglio rispetto ai primi mesi, infatti ora subiamo poche situazioni pericolose, anche se purtroppo un gol finiamo sempre per incassarlo.

Dobbiamo essere ancora più concentrati, più cattivi: quando passiamo in vantaggio, in particolare, gli avversari devono fare tanta fatica per riuscire a farci gol». Sui nuovi arrivi e su Santos, finora assente dall'agòne vera e propria: «Il mercato di gennaio è finito, e sono arrivati giocatori interessanti. Modesto in queste partite ha fatto molto bene: penso che il suo inserimento sia stato fondamentale. Santos? A me piace tantissimo: ha capacità importanti ed è anche furbo. Spero che resti sempre concentrato, com'è stato sinora, perché prima o poi l'occasione capita e magari succede come l'anno scorso al Siena a Brandao, che per la contemporanea assenza di diversi compagni è stato lanciato dopo un lungo periodo in cui era poco considerato e da lì si è guadagnato un ruolo da titolare e la nazionale portoghese. Anche Santos dovrà essere altrettanto bravo a sfruttare l'occasione che gli capiterà. Sono passato anch'io attraverso momenti simili al suo: l'importante è farsi trovare pronto e lavorare al massimo, come sta facendo». Conclude sul suo passato senese e sul suo attuale attaccamento al Bologna: «Come tutti sanno, sono molto legato al Siena, alla squadra e alla città. Ma sono un professionista, ora sono a Bologna, dove sto benissimo, e penso solo a dare il massimo e a raggiungere la salvezza con questa maglia, in una società che ha avuto fiducia in me. Il Bologna ora mi ha considerato incedibile e ne sono contento: non c'è stata nessuna ripicca da parte mia dopo i fatti della scorsa estate, quando il Siena mi ha messo sul mercato. Ci tengo a precisarlo: non sono un mercenario, non lo sono mai stato. Il mio sogno è che si salvi il Bologna e si salvi anche il Siena».