Carlo Nesti: "Il cinismo di questa Juve"
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Nel primo tempo, la supremazione corale del Catania, ma anche quella tecnico-individuale della Juve. Nella ripresa, il terzo gol (doppietta) decisivo di Quagliarella, e la possibilità di una gestione anche cinica della partita. L'essenziale è non essere Krasic-dipendenti, perché, da un lato, il serbo è in leggero calo, e, dall'altro, viene affrontato da tutti con "gabbie" spietate. E' mancata la spinta laterale di Sorensen, eccellente interditore, e Grosso, frenato dall'età. Non hanno incantato Aquilani e Melo, troppo statici, ma Quagliarella e Pepe, con Iaquinta nella funzione di aprivarchi, hanno fatto la differenza al momento giusto.
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