Caso Cabanas: tre poliziotti arrestati
C'é una svolta inaspettata nelle indagini sul ferimento del centravanti della nazionale paraguayana Salvador Cabanas, colpito da un proiettile alla testa nel bagno di un locale notturno di Città del Messico il 25 gennaio scorso. Tre poliziotti sono stati arrestati perché secondo la procura della capitale messicana facevano da guardaspalle a José Jorge Balderas Garza, un criminale noto come "El JJ", presunto responsabile dell'aggressione armata al giocatore. Garza potrebbe essere nel frattempo già fuggito all'estero. I tre agenti, che appartengono all'Agenzia di sicurezza dello Stato, sono stati sottoposti a un fermo preventivo di 30 giorni da parte di un magistrato che ha accolto la richiesta del procuratore. I poliziotti sono passati dal ruolo di testimoni della sparatoria a quello di presunti complici dopo l'esame dei filmati delle telecamere di sicurezza del locale. Sette dipendenti dell'esclusivo Bar-Bar erano già stati incriminati per favoreggiamento.
Cabanas, 29 anni, attaccante dell'America di Città del Messico e del Paraguay avversario dell'Italia ai prossimi Mondiali, ha una pallottola calibro 25 nel cervello, ma le sue condizioni secondo i medici starebbero lentamente migliorando: é cosciente e passa una parte della giornata seduto sul divano. Non è escluso che possa rimettersi in tempo per il mondiale. Il tentato omicidio sarebbe nato da una discussione sul suo scarso rendimento in campo, secondo la ricostruzione della polizia. Dopo aver sparato alla testa di Cabanas, 'El JJ' sarebbe uscito dal locale senza fretta seguito da un suo complice, noto come 'il Comandante'. All'esterno lo attendevano altri uomini, tra cui forse gli agenti che sono stati arrestati.