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...con D. Canovi

...con D. CanoviTUTTO mercato WEB
lunedì 12 luglio 2010, 00:002010
di Andrea Lolli
fonte Intervista realizzata da Raffaella Bon
"La norma sugli extracomunitari è antistorica"

Il mercato stenta a decollare, merito anche di una situazione economica difficile che, in serie B e Lega Pro, sta portando alla scomparsa di diversi club. Di questa difficile situazione, ma anche delle implicazioni date dalla nuova norma sugli extracomunitari parliamo con un importante procuratore italiano: Dario Canovi.

Che mercato sarà?
"Ci sono grossissime difficoltà economiche per tante società, per questo non mi aspetto un gran mercato".

Si aspettava la sparizione di club come l'Arezzo o, come pare al momento, Ancona?
"L'Arezzo ha avuto difficoltà tutto l'anno, perciò si poteva pensare. Sull'Ancona non conosco la situazione, ma quando si arriva a questo punto non rimangono grandi speranze. Personalmente mi auguro possano salvarsi perché una città come Ancona non merita questo".

Per quanto riguarda sempre il mercato è arrivata questa nuova legge sugli extracomunitari. Si aspetta qualche movimento dalla Lega?
"Non so co me finirà, ma a me questa norma è sembrata antistorica. In Spagna ci sono stranieri quasi quanto noi o forse di più, in Inghilterra anche e non parliamo della Germania, dove possono arrivare quanti stranieri si vuole. Non è questa legge che può cambiare la situazione del calcio italiano. Guardando proprio la Germania, che ha le frontiere aperte, vediamo che ha una Nazionale molto giovane e che è arrivata in fondo a questo Mondiale".

La Germania, infatti, è proprio la squadra più giovane dei Mondiali nonostante l'apertura agli extracomunitari
"E noi andiamo nella direzione opposta. Per certi versi questa norma la trovo anche odiosa".

La nuova norma è stata poi decisa a mercato iniziato
"Questo è ancora più grave, non si possono cambiare le regole in corsa. Se si voleva cambiare si doveva cambiare tre mesi prima. La Federazione aveva già fatto errori con la Nazionale puntando su un tecnico che forse non aveva più grandi stimoli, un gruppo vecchio e tanti giocatori che facevano parte di una squadra arrivata settima in campionato. E' poi arrivato per due volte un no da parte della Uefa per quanto riguarda l'organizzazione di due edizioni degli Europei futuri e quindi degli errori sono stati fatti. Si parla sempre di dimissioni da parte dei vertici, ma in Italia questa è una cosa che avviene raramente".

Secondo lei la Federazione può fare marcia indietro su richiesta della Lega?
"Non so, ma non credo che la Lega abbia ancora questa forza. Non si può impedire alle squadre di andare a pescare giocatori dove i prezzi sono inferiori".