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...con Rubinho

...con RubinhoTUTTO mercato WEB
venerdì 19 febbraio 2010, 00:002010
di Andrea Lolli
fonte Intervista realizzata da Raffaella Bon
"A Palermo ho faticato ad ambientarmi"

Cambio della guardia in casa Livorno. Con il mercato di gennaio, a difendere la porta dei labronici, è arrivato Rubinho che, in questa intervista, ci parla della sua nuova vita, ma anche di cosa non è andato a Palermo e dei suoi ricordi legati alla permanenza a Genova.

Cosa non è andato a Palermo?
"Non lo so, forse non sono riuscito ad adattarmi così veloce come pensavo. Ci ho messo un po' di tempo e ho pagato un po'".

La piazza di Palermo è difficile?
"Non è questione della piazza, i tifosi non entrano in campo e giocano. Venivo da un sistema di gioco abbastanza consolidato, a Genova con Gasperini, e a Palermo ho trovato Zenga che aveva altri modi di giocare. Forse non sono riuscito ad adattarmi a questo sistema e ho pagato un pareggio con la Roma".

Cosa significa che Zenga aveva altri modi di giocare?
"Al Genoa giocavo sempre con la difesa a tre davanti oppure, nelle poche volte in cui si giocava a quattro, conoscevo già tutti i movimenti dei giocatori e cosa si doveva fare in ogni situazione. Con Zenga ogni volta c'era uno schema diverso e non sono stato così bravo da adattarmi".

Con Delio Rossi invece?
"E' arrivato, ha trovato una squadra e ha puntato su chi stava già giocando. L'unica partita che ho fatto con lui è stata di Coppa Italia, ho giocato normale e comunque è andata così. Non è detto che con il suo arrivo dovevo diventare titolare".

Hai chiesto quindi la cessione a quel punto?
"Sì, quando ho capito che non avrei avuto spazio ho iniziato a guardarmi intorno. Stavo lì, mi allenavo, ma pensando ad un'altra squadra".

Quindi hai questi mesi per riproporti prima del ritorno a Palermo?
"Principalmente per giocare perché credo che il mio valore non sia cambiato in sei mesi. Ho fatto tre anni con il Genoa e tutto quello che ho conquistato non va buttato via. Non credo di dover dimostrare tutto di nuovo".

Che partita ti aspetti domenica con la Fiorentina?
"Speriamo di trovarla più stanca possibile e cercheremo di fare il lavoro migliore in settimana per arrivare al meglio".

Nelle ultime settimane avete fatto risultati importanti
"Sì, abbiamo pareggiato con Milan e Juventus. A parte il risultato sono state belle prestazioni. Anche con il Bologna abbiamo giocato bene, pur perdendo, e speriamo di farlo anche con la Fiorentina".

I derby hanno sempre un sapore molto particolare in Toscana, ti hanno già avvertito?
"Qualsiasi derby è sempre importante. Credo che questa partita sarà importante anche per questo aspetto".

Cosmi sarà squalificato, per voi è un problema?
"No, lui sta facendo tutta la settimana di allenamento con noi e il suo secondo sarà bravo a sufficienza per gestire la squadra. Sarebbe un problema non averli durante la settimana".

Cosmi è il valore aggiunto di questo Livorno?
"Credo di sì. Dal suo arrivo ha portato 15-16 punti, ha vinto fuori casa contro la Roma e uno scontro diretto con il Catania. Tutto questo è stato frutto del suo lavoro e credo che pian pianino riprenderemo questa strada per tentare di salvarci quanto prima".

Che uomo toglieresti alla Fiorentina?
"E' dura, oggi Gilardino non è brillante come prima, ma è sempre un uomo pericoloso. Jovetic ha sempre fatto bene nelle partite importanti, Frey è ottimo. Forse toglierei quest'utlimo, così avremmo più possibilità di segnare con tutto il rispetto per Avramov".

Frey è uno dei migliori portieri, ma rimane fuori dalla nazionale francese. Secondo te perché?
"Credo sia più una scelta sua. Da 10-12 anni gioca in Italia ad altissimo livello e forse nei suoi migliori anni nella porta della Francia c'era uno come Barthez o Coupet, due grandissimi concorrenti. Ora ci sono Lloris e Mandanda che, secondo me, non sono così più bravi di lui. Frey è anche più esperto e per me lui non va perché non vuole più. Se ne avesse voglia credo sarebbe assurdo non chiamarlo".

Tornando al Livorno, Lucarelli come sta andando?
"Bene, lui è sempre quello che segna, trascina la squadra ed è il nostro capitano. Cerca sempre di far bene, di portare avanti la squadra nelle difficoltà ed è un esempio per il Livorno".

Tornando al Palermo, ti aspettavi potessero tornare in lotta per la Champions League?
"Il Palermo ha un organico importante, forse subito dopo le più importanti del campionato. Quando hai questi giocatori ti aspetti sempre il massimo della prestazione ogni partita e negli scorsi anni forse pagavano un po' da metà stagione in avanti. Quest'anno credo sia l'anno più significativo a livello di rendimento, prima della sconfitta col Bari credo fossero arrivati sette risultati utili consecutivi. La regolarità è molto importante".

Al Genoa, invece, cosa manca?
"L'ho seguito pochissimo, anche perché vivendo a Palermo o Livorno vivi sempre queste realtà. Il Genoa è comunque sempre il Genoa, la base è quella e forse hanno cambiato qualcosa in più solo quest'anno. Mettono sempre in difficoltà l'avversario, anche la Juventus domenica e credo non gli manchi nulla. Forse pagano un po' il doppio impegno campionato-coppa".

Che ricordi hai ancora del Genoa?
"Sento pochissimi ragazzi, non voglio essere invadente, ma il ricordo più bello è stata la promozione in A. Abbiamo fatto una festa incredibile e me la porterò per tutta la mia vita. E' stata la cosa più importante che ho fatto finora in carriera e nel mio periodo genoano sono cresciuto tantissimo. Porterò sempre con me nel cuore tutto lo staff".

Parlando di Brasile, se dovesse arrivare una chiamata dalla nazionale?
"Non credo sia possibile, purtroppo sono rimasto fermo qualche mese e non ho fatto grandissime cose in queste prime due partite a Livorno per richiamare l'attenzione di Dunga. Lo scorso anno ho fatto un buon campionato, la chiamata non è arrivata e credo sia ancora una cosa impossibile. Guarderò volentieri i Mondiali dalla televisione".

Il tuo Brasile dove può arrivare?
"Lontano, lontanissimo perché giocano bene da tanto tempo e vincono sempre le partite importanti. Hanno vinto la Coppa America, ci sono tanti giocatori che giocano in grandissime squadre e hanno la giusta esperienza per fare un ottimo Mondiale".

Il tuo obiettivo stagionale?
"Finire bene con il Livorno, senza incorrere in infortuni".