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Fiorentina: si scrive Rosetti, si legge Ovrebo

Fiorentina: si scrive Rosetti, si legge OvreboTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
giovedì 25 febbraio 2010, 07:332010
di Redazione TMW.
fonte di Tommaso Loreto per firenzeviola.it

Cos'altro dire? Cosa dire? Non è facile, credeteci, trovare le parole giuste e riprendere lucidità dopo "una roba del genere". Nell'ultima settimana, alla Fiorentina e a tutti i suoi tifosi, sono riusciti a commissionare non uno ma ben due delitti senza pietà. Prima Ovrebo, poi Rosetti. Prima l'Uefa, poi l'AIA. Due sconfitte, identiche nel risultato e negli errori marchiani degli arbitri, che hanno dell'incredibile. E menomale che, su Rosetti, la Fiorentina si era già espressa la scorsa stagione attraverso la voce diretta del patron Diego Della Valle. Macchè.... Il buon Collina non c'ha pensato un attimo (nemmeno di fronte al rigore negato al Bari contro i rossoneri domenica scorsa alla faccia della cosìddetta "Sudditanza psicologica") e per la delicata sfida del "Franchi" ha pensato bene di affidare, di nuovo, la direzione di gara (definibile chirurgica) al fido Rosetti. E la frittata ne è uscita tanto immancabile quanto prevista.

Solo che, stavolta, un po' tutti erano rimasti perplessi di fronte a questa designazione. A pensar male, si dice, spesso ci s'azzecca. Si riguardino, in Federazione, il rigore negato a Montolivo per farsi maggiori idee sul nostro punto di vista. Fin qui la cronaca di una notte, l'ennesima, rovinata da fattori esterni. La Fiorentina che gioca bene, che mette sotto il Milan, che subisce lo stesso il pari e poi trova il guizzo finale d'orgoglio. Un rigore sacroscanto, grosso come una casa, impossibile da ignorare. Tutto regolare per Rosetti. Ma per piacere....E non ci vengano a dire i milanisti (Leonardo in primis) o i commentatori Sky, che l'arbitro ha scelto la regola del vantaggio. Perchè non è pensabile che, a certi livelli, anche nel nostro mestiere, s'ignorino le regole di questo gioco. Si tratterebbe semplicemente di un'offesa all'intelligenza di chi, questo gioco, lo segue da anni. Di chi sa, perfettamente, che se la regola del vantaggio non si concretizza (la parata di Abbiati su Keirrison) si dà comunque il rigore. Roba che, forse, persino Ovrebo (che a Monaco ha sbagliato in tal senso esattamente come Rosetti con buona pace del "nostro miglior arbitro a livello nazionale") c'avrebbe preso.

Già, il calcio. Trattasi di un gioco. Del gioco più amato dagli italiani. Alzi la mano chi, oggi, crede alle regole di questo gioco. Noi sempre meno. La Fiorentina, per un motivo o per un altro, continua a essere debitamente tenuta sotto scacco dagli arbitri, dalle designazioni di Uefa, AIA e Federcalcio, E vede le speranze di una stagione positiva pian piano spegnersi come una candela sotto la pioggia. Adesso, però, basta. Qualcuno intervenga. I Della Valle si facciano sentire dov'è il caso di farsi sentire. I giocatori e il tecnico facciano quello che devono fare. Noi, francamente, ci ritroviamo senza parole nel descrivere quello che dovrebbe essere un gioco e che, a oggi, è qualcosa di diverso, a tratti evidentemente pilotato. E, allora, se persino la Fiorentina scende in silenzio stampa significa che c'è poc'altro da aggiungere. Tranne che, ancora una volta, i viola sono stati presi in giro. Senza la minima remora o vergona. Come leggere altrimenti il fatto che, in Inghilterra, si è giocato lo stesso alla faccia della Champions che, invece, ha costretto mezza Firenze a correre al "Franchi" alle 18,30 di mercoledì con buona pace della stessa società viola?