Gigi Cagni: "Il Genoa sarà la mina vagante del campionato"
Gigi Cagni, presente ieri in tribuna al Ferraris, analizza in esclusiva per Pianetagenoa1893.net l'ottima prestazione del Genoa contro il Bari. Un autorevole parere formulato da uno dei celebri decani delle panchine del nostro campionato: oltre ad allenare il Genoa nella stagione 1998-99 è stato anche apprezzato tecnico di numerose società, tra cui l'Empoli con cui raggiunse la storica qualificazione in Coppa Uefa nel 2006-2007.
In che condizioni ha trovato ieri il Genoa?
"Certamente ottime. Gasperini ha saputo assumere il rischio di attaccare il Bari, sapendo che poteva colpire la sua squadra in contropiede con il suo gioco particolare, e ha vinto con pieno merito".
Quindi una vittoria che vale tanto?
"Sì perché non è facile giocare contro una formazione come il Bari che sa attirare l'avversario con il suo palleggio in fase difensiva, colpendolo successivamente con azioni velocissime. Ieri il Grifo ha rischiato in alcune occasioni, ma poi ha saputo controllare la gara anche in dieci uomini".
Il modulo Gasperiniano è dunque sempre efficace?
"Il 3-4-3 non solo è vincente, ma è anche spettacolare. Sa far divertire il pubblico con giocate a volte imprevedibili: ha gli uomini giusti per farlo".
Ha notato punti deboli?
"A volte il centrocampo non era coordinato con la linea difensiva e ciò ha creato forse qualche problema esponendosi alle veloci sortite degli attaccanti avversari. Ma è uno dei rischi che Gasperini sa di dover correre con il suo gioco offensivo: ne è perfettamente consapevole e sa gestirlo. Il tecnico rossoblù saprà apporre in seguito i correttivi necessari per correggere gli squilibri: secondo me tra 5-6 partite vedremo il vero Genoa con il suo assetto tattico".
Veloso è l'uomo "faro" di cui il Genoa aveva bisogno?
"Probabilmente sì. E' il giocatore che mi è piaciuto di più con i suoi tocchi di classe. Anche Kharja nella posizione di centrale a centrocampo mi ha convinto molto, così come anche Chico: invece, Ranocchia non è stato brillante come altre volte".
Perché?
"Intendiamoci, è un nazionale di ottimo livello. Però a mio giudizio contro il Bari ha svolto più un gioco offensivo che difensivo. Mi spiego meglio: è stato più efficace sui calci piazzati in fase d'attacco che come centrale nel reparto arretrato. Forse ha voluto strafare".
E Toni?
"Toni non è forse ancora al top della forma, ma corre e lotta per la squadra. E' molto generoso: ieri ha finalmente segnato un gran gol. Quando sarà al 100% potrà essere una delle armi in più per Gasperini".
A quale obiettivo può mirare la squadra?
"Più che un obiettivo determinato posso dire che il Genoa sarà sicuramente la mina vagante del campionato. Tutte le squadre dovranno fare i conti con questo suo modulo divertente e spregiudicato".