Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Hercules, Trezeguet: "L'Inter è favorita, ma la Juve.."

Hercules, Trezeguet: "L'Inter è favorita, ma la Juve.."
domenica 3 ottobre 2010, 09:032010
di Marco Gori
fonte Corriere dello Sport/Stadio

Attraverso le pagine del Corriere dello Sport, David Trezeguet "gioca" in anticipo la sfida tra la sua ex-squadra e l'Inter: "La vittoria a Milano di tre stagioni fa? E' stata una partita molto bella che affrontammo con un distacco impor­tante dall'Inter in classifica. Anche se eravamo praticamente tagliati fuo­ri dalla corsa per lo scudetto, voleva­mo vincere e vivemmo una serata emozionante. Se stavolta i bianconeri potranno bissare l'impresa? Se gestiscono bene il match possono vincere. La Juve è la Juve e può battere chiunque. Inter più rodata? Sicuramente la Juventus ha cam­biato molto e come tutte le formazio­ni rinnovate ha bisogno di tempo per trovare un'identità. Per giunta gio­cherà in trasferta, contro un'avversa­ria forte e consapevole delle sue po­tenzialità. I rischi, dunque, ci sono, ma la Juve ha a disposizione un grup­po importante ed esperto. Anche per la squadra che in questi anni ha vin­to di più in Italia non sarà facile. Nerazzurri ancora favoriti per lo scudetto? Sì perché è reduce da parecchi successi e ha cambiato poco a livello di giocatori. La differenza la sta fa­cendo la mentalità vincente e la con­ferma arriva dall'ottima partenza che ha avuto in campionato. Direi che è la squadra da battere. Rammaricato per aver lasciato Torino? La Juve ha deciso per un ricambio generazionale e ha puntato sui giova­ni. In ogni storia c'è sempre un inizio e una fine e dal mio punto di vista era terminato un ciclo.

Era giusto lascia­re spazio ai giovani motivati che era­no arrivati. Con i dirigenti mi sono lasciato be­ne, ma anche con i compagni e i tifo­si c'è ancora feeling. A Torino ho avu­to la fortuna di trascorrere un perio­do fantastico della mia carriera e ho conosciuto tante persone eccezionali. Una di queste è Andrea Agnelli: lo stimo molto e, dopo aver avuto l'ono­re di conoscere Gianni e Umberto Agnelli, sono convinto che anche lui otterrà gli stessi importanti risultati dello zio e del padre. Basta dargli tempo. Come mi trovo all'Hercules? Bene. Gioco in un campionato di­verso, più divertente e tecnico di quello italiano. Sicuramente qui c'è meno pressione, ma si lavora ugual­mente sodo. Ho trovato un bel grup­po e nonostante i traguardi siano di­versi rispetto a quelli per cui ero abi­tuato a lottare, mi diverto. Vi assicu­ro che ho ancora voglia di giocare e di segnare. Spero di dimostrarlo anche a Madrid con­tro il Getafe".