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Nesti Channel - Bene la Juve. Toro di nuovo all'inferno

Nesti Channel - Bene la Juve. Toro di nuovo all'infernoTUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
lunedì 22 febbraio 2010, 08:362010
di Redazione TMW.
fonte di Massimo De Marzi per carlonesti.it

La Juve ha ottenuto a Bologna la terza vittoria in otto giorni, mettendo (forse) definitivamente alle spalle il momento peggiore, tornando a sedersi sulla quarta poltrona che vale il preliminare di Champions, mentre il Toro è scivolato proprio nell'occasione più semplice, perché la Salernitana fanalino di coda era l'occasione giusta per infilare il secondo successo consecutivo ed avvicinare la zona playoff. Mentre adesso c'è da aver paura di non sprofondare nella colonna di destra della classifica ed essere risucchiati in zona retrocessione, come è già successo alla Reggina.

Se il successo sul Genoa era stato frutto di una grande prova di Del Piero (e di un errore arbitrale) e quello in Europa League di un Amauri ritrovato, per la Juve i trascinatori al Dall'Ara sono stati il brasiliano Diego e l'ultimo arrivato Candreva, subentrato nella ripresa al compagno di squadra. I cambi hanno dato ragione a Zaccheroni, che sta plasmando una squadra capace di reagire di fronte alle difficoltà invece di farsi soverchiare, come avveniva sotto la gestione Ferrara. La cura Zac comincia a fare effetto: nelle prime due partite la Juve ha smesso di perdere, da quella col Genoa ha riassaporato il dolce sapore dei tre punti e dopo il 2-1 di Bologna è tornata in zona Champions.

Per capire se la grande malata è davvero guarita bisogna attendere altri banchi di prova, primo fra tutti quello di domenica prossima contro il Palermo rigenerato da Delio Rossi, ma oggi la Juve è certamente una squadra più quadrata, che ha recuperato alla causa Del Piero e sta ritrovando Felipe Melo, anche se le assenze continuano a complicare la vita di Zaccheroni, così come la avevano tormentata a Ferrara, ma il nuovo tecnico ha saputo ricompattare il gruppo e restituire serenità ad una squadra che andava in confusione ogni volta che prendeva un gol. Vincere a Bologna, contro un'avversaria imbattuta nelle ultime sei giornate, non era facile e se è vero che gli episodi hanno detto di no ai padroni di casa, bisogna ricordare che Diego poteva firmare il 2-0 già al quarto d'ora, chiudendo i conti con largo anticipo.

Per il Toro, invece, una clamorosa e inattesa retromarcia, dopo i quattro risultati utili successivi alla rivoluzione di mercato di gennaio (e al ritorno in panchina di Colantuono). E' vero che ci sono stati errori arbitrali e un pizzico di sfortuna, ma quando si perde in casa contro una Salernitana ultima e con un piede e mezzo già in Lega Pro, per giunta andata in svantaggio dopo pochi minuti, significa mancare di carattere e personalità. Allucinanti i tre gol presi, figli di errori dei giocatori più esperti, arrivati durante il mercato estivo (Zoboli e Loria su tutti), a conferma che è stata sbagliata in estate la costruzione della squadra che avrebbe dovuto ammazzare il campionato ed essere in A ad aprile, mentre oggi ci si ritrova nell'anonimato di metà classifica dopo aver cambiato pelle a metà stagione.

In un turno in cui le prime hanno fatto a gara a rallentare, un successo del Toro avrebbe consentito di arrivare ad un passo dal sesto posto, invece la formazione di Colantuono oggi tornerà al lavoro per iniziare a preparare una trasferta che si annuncia molto calda a Padova: i veneti, che all'andata aprirono la crisi granata sbancando lo stadio Olimpico, ora si ritrovano penultimi e con un successo sabato risucchierebbero il Toro nella colonna di destra della classifica, nel mischione delle squadre che vogliono evitare i playout. Insomma, Bianchi e compagnia restano sospesi nel limbo, con la speranza di acciuffare ancora i playoff ma anche con la paura di sprofondare in zona retrocessione. Per i tifosi del Toro, purtroppo, non c'è mai fine alle sofferenze.