Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TuttoJuve critica: "Diteci se questa è Juve"

TuttoJuve critica: "Diteci se questa è Juve"
sabato 6 febbraio 2010, 23:222010
di Redazione TMW

Parlare durante la settimana di una Juve diversa è la consuetudine di questo periodo. Salvo poi riscoprire la realtà e ricordarsi la tristezza di una squadra che non sa più vincere. Dall''Armando Picchi di Livorno la Juve porta via un punto che poco serve per la classifica e che anzi potrebbe ulteriormente allungare il divario dalla zona Champions. C'è poco o nulla di cui essere soddisfatti sebbene dall'ambiente Juve, ne siamo sicuri, sarà fatta trapelare in settimana qualche piacevole (finta) sensazione di rinascita. La realtà è nuda e cruda e non può essere nascosta a nessuno: Ferrara o non Ferrara la Juve non va. Forse è presto dirlo? Crediamo di no se si analizza la sconcertante prevedibilità delle prestazioni bianconeri e se proprio si vuole aprire una parentesi tattica, non si può celare come il decantato 3-4-3 Zaccheroniano , alla sua prima vera uscita, abbia fallito. Si potrebbe osservare che un pari sul campo di un Livorno pimpante non sia da buttare ma allora significherebbe mettere una volta per tutte da parte il piacevole ricordo di una Juve vincente, che in certi campi in passato ci andava con la consapevolezza della grande squadra e oggi invece ci arriva con il terrore di lasciarci le penne. Perché di polli si tratta quando si subisce un gol come quello del vantaggio livornese firmato Filippini (quasi il replay del gol laziale di Mauri domenica scorsa). La domanda sorge spontanea: il tanto decantato lavoro tattico infrasettimanale si basa anche e soprattutto sulla rivisitazione degli errori delle partite precedenti? Se la risposta è si allora c'è l'ombra pesante della mediocrità e osando un po' forse anche dell'incompetenza.

La critica non risparmia Zaccheroni, salvato prima per il poco tempo a disposizione per lavorare con il gruppo, indifendibile adesso quando sceglie di rinverdire i fasti del suo 3-4-3 marchio di fabbrica sulla pelle di una Juventus che quel "vestito", per dirla alla Zac, non sembra proprio poterlo vestire. Chiedere a Grosso e Caceres di coprire l'Inter fascia laterale appare un esperimento troppo azzardato così come pensare che la Juventus dimessa di questi tempi possa supportare la poca corsa, per usare un eufemismo, di Del Piero e Amauri. Le lacune tattiche sono evidenti ma, a parziale discolpa del tecnico , c'è da considerare la condizione psicofisica più che allarmante di alcuni uomini. Un nome a caso? Felipe Melo, sempre più confusionario, nervoso e impreciso in ruolo chiave come quello di metodista davanti alla difesa. Si salva Diego per la giusta pietà che si deve nei confronti della classe quando essa è circondata dal nulla. Lavoro, lavoro , lavoro sarà l'ennesimo target settimanale alla ricerca della vittoria perduta. Se questo è il materiale complessivo da cui ricavare una Juve vincente non vorremmo essere nei panni del tecnico ma lui accetti un consiglio: badi al merito nello scegliere chi schierare e soprattutto chi sostituire, guardi meno alla storia personale dei calciatori e sperimenti il meno possibile. Si rischia solo di far tracimare il fiume in piena della confusione juventina.