Il Palermo ai raggi x
Quando vincerà le partite non giocherà mai male. E' il caso del Palermo di Delio Rossi, come ammesso dallo stesso tecnico rosanero. Gioventù, entusiasmo, tanta qualità e, ogni tanto, qualche peccato di inesperienza. Sono questi gli ingredienti del Palermo vincente di Delio Rossi, che nel corso della stagione ha mischiato le carte modificando il 4-3-1-2 in un 4-3-2-1. Quindi, se le azioni rosanero passavano dai piedi e dalle idee di Liverani, adesso passano dalla fantasia di Javier Pastore - che spesso è colui che inizia l'azione, prendendo palla a pochi metri dal centrocampo - e dai tiri midiciali del nuovo acquisto sloveno Josip Ilicic, entrambi sempre pronti a supportare la punta centrale che - in base alle esigenze di Rossi - può essere Pinilla, Hernandez oppure Maccarone, con quest'ultimo ultimamente relegato troppo spesso in panchina. Aspettando Miccoli.
Per funzionare tutto bene, nel Palermo, c'è bisogno anche della spinta dei fluidificanti Balzaretti e Cassani, veri punti di forza della squadra, con la loro grande capacità di offendere, ma allo stesso tempo pronti a marcare gli attaccanti avversari. Del resto, la storia recente del campionato e delle coppe insegna: il Palermo non ha mai vinto in modo cinico, magari rubando la partita, ma solo attraverso il gioco di squadra, con tutti gli uomini a disposizione di Rossi che sanno cosa fare. E se Pastore confermerà, per tutto il campionato, le sue grandi doti, il pubblico del Barbera non potrà far altro che divertirsi e apprezzare le idee di Rossi, messe in pratica dai suoi allievi. Al di là del risultato.