Inter: è la vittoria di Mourinho
Si era presentato come un tecnico con una predisposizione particolare per la Champions League. A supporto della sua tesi la vittoria storica con il Porto, e le due semifinali raggiunte con il Chelsea.
Per questo Moratti aveva scelto di puntare su di lui, per rendere la sua Inter una squadra finalmente dignitosa anche in campo europeo. Un obiettivo che oggi sembra raggiunto. Dopo una prima stagione sulla falsa riga delle precedenti, con uno scudetto e un'eliminazione precoce dalla Champions, la formazione nerazzurra è diventata temibile e vincente anche fuori dei confini nazionali.
Durante il girone eliminatorio le critiche non sono mancate, ma da quei giorni sembra trascorsa un'eternità.
I campioni d'Italia hanno vinto sei partite consecutive, tra le quali entrambe le sfide con il Chelsea, e l'andata della semifinale con i blaugrana.
E' incontestabile che gran parte dei meriti di questa metamorfosi vanno attribuiti a Josè Mourinho, che ha dimostrato di non essere solo un grande comunicatore, ma altresì un eccellente stratega. Ha stupito tutti a Stamford Bridge schierando un undici molto offensivo pur partendo da una situazione di vantaggio, e si è ripetuto contro gli uomini di Guardiola, scegliendo di aggredire i campioni in carica senza alcun timore reverenziale. Un atteggiamento che ha spiazzato Messi e compagni. Premiata anche la sua scelta di lasciare Balotelli in panchina. In conclusione, una vittoria personale su tutti i fronti, che si trasformerebbe in un trionfo nel caso in cui l'Inter dovesse uscire indenne anche dalla trappola del Camp Nou.