Italia, Casiraghi: "Contratto? Ultimo dei problemi"
La delusione sul volto di Pierluigi Casiraghi è evidente. La sua Under 21 perde il treno per gli europei e le olimpiadi di Londra 2012 nella fredda serata di Borisov contro una Bielorussia caparbia e determinata. L'eliminazione dell'Italia chiude anche un ciclo e ora il futuro di Casiraghi in azzurro è più che mai incerto.
Anche se lui, il diretto interessato, sembra non preoccuparsene più di tanto: "Il contratto in scadenza? In questo momento è veramente l'ultimo dei miei pensieri". Le voci sul dopo Casiraghi, il cui contratto scade a giugno, già impazzano. Chi dopo di lui? In molti vedono come favorito il tecnico dell'Under 19, Daniele Zoratto, qualcuno vedrebbe bene sulla panchina dell'Under 21 Billy Costacurta, assai legato ad Arrigo Sacchi, neo coordinatore del settore giovanile.
Qualcuno pensa pure a Gianfranco Zola, che però era stato collaboratore di Casiraghi prima di andare ad allenare il West Ham. Il toto nomi è appena cominciato, anche se il presidente della Figc Giancarlo Abete stoppa tutti e dice: "Non è questo il momento di parlarne".
Nel frattempo, resta la delusione per l'eliminazione arrivata nel ritorno dei play off. "Non andare agli Europei è un'occasione persa - le parole di Casiraghi - i ragazzi hanno dato tutto, non posso dire niente.
E' un peccato per loro.
Abbiamo pagato i cinque minuti di follia iniziale".
Casiraghi non nasconde che la mancata qualificazione agli Europei sia un fallimento anche per lui: "Sono amareggiato quanto i ragazzi - aggiunge - mi dispiace per l'occasione persa".
E dire che ieri Casiraghi aveva messo tutti in guardia sulle difficoltà della partita con la Bielorussia: "La cosa che mi preoccupava di più era la nostra condizione fisica - sottolinea - sapevo che sarebbe stata una partita difficile, in realtà è stata una gara strana, condizionata dai 5 minuti iniziali di follia, dagli errori. Purtroppo capita, perché dopo è stata una partita equilibrata. Ma i play off, si sa, sono partite particolari".
"Lasciamo crescere questi giovani - aggiunge - con equilibrio. Non che un giorno sono fortissimi e il giorno dopo no. Devono crescere, anche attraverso gli errori, anche se questi di stasera costano caro".