Ivan Bogdanov: "Non sono una marionetta e non ho mai preso soldi"
"Non ho preso soldi da nessuno per quello che ho fatto al Ferraris: non conosco mafiosi o narcotrafficanti". Dal carcere di Pontedecimo Ivan Bogdanov, il tifoso serbo protagonista degli incidenti verificatisi prima, durante e dopo Italia-Serbia, smentisce qualsiasi matrice politico-criminale su quanto accaduto a Marassi otto giorni fa. "Se avessi preso 200.000 euro non avrei certo viaggiato in autobus dormendo in un hotel a una stella - chiarisce a Vecernje Novosti -. Non solo la marionetta di nessuno, ho già spiegato le mie motivazioni e mi sono scusato. In Italia potrò contare su un processo giusto e corretto, cosa che non posso aspettarmi a Belgrado. Il carcere qui in Italia è sicuramente più comodo. Adesso mi auguro che quanto prima tutti possano scordarsi di me.
Io sono solo un semplice tifoso della Stella Rossa e non avevo la benché minima idea che tutto ciò avrebbe provocato uno scandalo internazionale e una potenziale connessione con mafiosi e criminali. Mi mancano gli amici e soprattutto la mamma: spero che stia bene e che non sia troppo preoccupata per me". Proprio la madre di Ivan, giorni fa, si era lasciata andare ad una difesa strenua del figlio: "Il mio ragazzo è il figlio più tenero e il migliore che ci sia al mondo: è un gentiluomo ed un altruista. Ha pagato per il fatto di essere una brava persona. Abbiamo parlato brevemente e mi ha detto che sta bene. Cercate di capire: sto male quando leggo tutto quello che si sta scrivendo su mio figlio".