Juventus, il ritorno di Aquilani

Alberto Aquilani parte terza. La nuova vita del centrocampista capitolino riparte di slancio a 26 anni, dopo le altalenanti esperienze con Roma e Liverpool. Diciamolo a bassa voce, perché troppe volte ormai si è parlato di rinascita, di giocatore ritrovato e troppe volte è incappato in problemi fisici che ne hanno tardato la definitiva esplosione. Questa però potrebbe essere la volta buona, così da levarsi di dosso la scomoda etichetta del giocatore di qualità troppo fragile e incostante per stare in una big.
Nel poker della Juventus contro il Lecce è arrivato anche il suo primo gol in bianconero, uno squillo utile a confermare le parole di apprezzamento di Luigi Del Neri, che alla vigilia del match gli aveva affidato le chiavi della mediana definendolo un giocatore unico. Centrocampista più di governo che di lotta, ma tanto a far la guerra c'è già gente addestrata e brava come Felipe Melo, Sissoko e Marchisio...la Juventus pare aver trovato il regista che cercava: il metronomo in grado di dare il là all'azione, il geometra a cui affidare il progetto di una squadra ancora in costruzione.

Una rete che sa doppiamente di rivincita: verso chi lo aveva inserito nell'elenco dei flop più costosi della ultra-centeneria storia dei Reds e verso il suo primo club, la Roma, la squadra di cui è sempre stato tifoso, fin da piccolo, e che lo ha scaricato - suo malgrado - in Inghilterra nell'estate del 2009 per oltre 20 mln di euro. "Spero che mi rimpiangano ha dichiarato lui. 5 anni in giallorosso, 102 presenze e 9 reti all'ombra del pupone, poi 18 apparizioni con il Liverpool, un solo acuto e tanti stop. Ora una nuova chances, da giocarsi bene: il prestito oneroso con diritto di riscatto alla Vecchia Signora, che nonostante le rughe e il nuovo restyling ha ancora il suo fascino. E che ora - Alberto - spera di corteggiare e conquistare con le sue prestazioni...