Kakà, la pubalgia e Florentino: MilanLab ha visto più lontano?
"Si, ho giocato sette mesi con la pubalgia. Nel Milan mi feci male al piede sinistro (febbraio 2009, ndr) e quando sono tornato in campo è cominciato il problema al pube": Ricardo Kakà rivela che i suoi problemi fisici non sono una novità madrilena. L'ultima annata in rossonero dell'ex Pallone d'Oro aveva lasciato molto a desiderare e dopo qualche mese forse si inizia ad intuire il perchè: "Andava e veniva. È una cosa che ti limita parecchio quando giochi, a un certo punto non ce la facevo più e ho deciso di fermarmi. Ti fa male dappertutto, il problema nasce sotto l'addome, ma condiziona tutti i movimenti quotidiani, alzarti dal letto, camminare, tossire, figurarsi in campo".
E se al Milan, già scottati dalla pubalgia cronica del flop Emerson, ne abbiano fatto una questione di opportunità? Un dubbio legittimo, visto l'avvio di stagione di Kakà e quello dei Rossoneri, che finora sta ampiamente dando ragione alla politica milanista: nel 2006 Andriy Shevchenko lasciò il Milan ed al Chelsea, dopo pochi mesi, iniziarono problemi cronici più disparati, dalla schiena ai muscoli. Milan Lab potrebbe aver "indovinato" ancora. Intanto nella medesima intervista, Kakà spiega il suo prima contatto con Florentino Perez: "Fu nel 2002, alla partita del Centenario del Real. Mi disse "Un giorno giocherai nel Real" ed io gli risposi "E' quello che spero" ". Una bugia di circostanza allora, o una farsa raccontata in estate, di un Kakà in lacrime per l'addio al Milan?