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Lazio, Ballardini in conferenza stampa

Lazio, Ballardini in conferenza stampaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 13 gennaio 2010, 17:332010
di Redazione TMW.
fonte lalaziosiamonoi.it

Alla vigilia della ripresa degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Palermo, il tecnico biancoceleste Davide Ballardini ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa del centro sportivo di Formello. Ecco, di seguito, la conferenza stampa integrale riportata da Lalaziosiamonoi.it:

Mister, che sapore ha questa partita?
"E' una partita importante. E' una partita secca, se facciamo bene andiamo avanti, altrimenti siamo fuori. Il Palermo è una squadra che conosco bene, una città in cui mi sono trovato meravigliosamente. Ha un'identità precisa che conosco bene. Trovo gli stessi giocatori dello scorso anno. So bene che squadra affronteremo"

Che ne pensa della Coppa Italia?
"E' una competizione importante in generale. Per la Lazio è una occasione, l'anno scorso ha dato una svolta importante. Quest'anno vorremmo fare altrettanto bene"

Farà turn over?
"Considerando la partita infrasettimanale del 6, con domenica saranno 5 partite in pochi giorni, ma la nostra idea è quella di presentare la migliore formazione che possiamo schierare"

Che Palermo ritrova?
"Il Palermo è lo stesso che ho lasciato, per come si dispone in campo e per la disposizione. A parte Sirigu è la stessa squadra. Mi aspetto un gruppo che l'anno scorso ha fatto benissimo e ora sta facendo altrettanto bene. E' una squadra competitiva, che non ha ceduto nessuno e ha preso un trequartista come Pastore che diventerà un grandissimo giocatore. Poi hanno preso Blasi, Bertolo e hanno recuperato Budan. E' una squadra che se la può giocare benissimo contro tutti"

Il passo indietro di Udine è dovuto ai tanti impegni ravvicinati?
"Non darei la colpa ai soli impegni ravvicinati. Serviva più movimento, non siamo andati così bene come nelle ultime uscite. La palla non correva come doveva negli spazi giusti. La squadra è stata ordinata e umile in fase difensiva, non brillante in fase offensiva. Ma si giocava contro una squadra forte che rispetto all'anno scorso ha cambiato poco"

Domani gioca anche contro il suo passato. E' una spinta in più per vincere?
"Direi di no. Qui ci sono due società che al di là di chi le allena sono forti. E' importante per entrambi, ma non andrei oltre. Noi temiamo la forza del Palermo, il fatto che già da un anno e mezzo giocano insieme e fanno ottimi risultati. Questo è il loro biglietto da visita"

Che esperienza è stata per lei quella di Palermo?
"A Palermo è stata un'esperienza dal punto di vista umano e professionale meravigliosa"

Che spogliatoio è oggi quello della Lazio?
"Lo spogliatoio della Lazio è formato da ragazzi per bene, che hanno una grandissima serenità, che sentono il momento e vogliono che le cose vadano sempre meglio"

Ma è turbato dalle tante voci di mercato?
"Direi di no, le strategie sono chiare. Sappiamo bene cosa si deve fare e i ragazzi conoscono bene il nostro pensiero"

La Lazio è accusata di non proteggere Zàrate...
"Per me non siamo certo noi che non lo proteggiamo, ma sono altri. Noi vogliamo che Mauro diventi l'uomo simbolo, il giocatore simbolo di questa società. Vogliamo che diventi la nostra immagine perché è pulito e professionale. Al di fuori di questo ambiente si vuole far credere il contrario. E' evidente...Io ho detto semplicemente la verità, questo per far crescere la persona e il giocatore. Faccio fatica a dire se mi ha sorpreso la reazione dell'ambiente, perché non leggo, non so quante polemiche ci siano state"

L'allenatore deve dare consigli ai giocatori?
"E' mio dovere dare consigli. Chi fa questo mestiere ha il dovere di migliorare il ragazzo nel gioco e come persona. Come del resto lui con il suo comportamento e le sue qualità aiuta i compagni e la società. E' un dare e un avere"

Poteva fare meglio in questo inizio di stagione?
"E' un giocatore sempre molto importante, determinante, ma come tutti noi si può poteva far meglio"

Ma come è ora il vostro rapporto?
"Il rapporto tra me e Mauro è lo stesso di 20-30 giorni fa. C'è stima, rispetto, grande affetto perché è un ragazzo semplice. Poi bisogna avere la forza di mantenere questo rapporto. Io penso che società, staff tecnico e compagni vogliano che Mauro diventi sempre più grande. Sarebbe la vittoria di tutti. Tirar fuori tutte queste polemiche conviene..."

Perché conviene?
"Perché magari fa notizia. Un'idea me la sono fatta ma e la tengo per me. Rimane il fatto che la Lazio vuole fare una cosa sola, migliorarlo, perché lui deve diventare nel tempo il simbolo della Lazio"

Ha segnato poco fino ad ora?
"In generale tutti abbiamo avuto delle difficoltà. Il perché è semplice, abbiamo fatto tantissime partite, quando si gioca con fatica non sempre si può essere all'altezza. Ora è arrivato un attaccante dalle caratteristiche giuste per giocare con la nostra squadra e ha già fatto gol. Serve anche a metà campo quella qualità che possa mettere nelle migliori condizioni le punte"

Servono rinforzi a centrocampo...
"Noi abbiamo un regista che so bene quello che può dare come Baronio, ma servono anche altri giocatori. In più reparti"

Parla spesso con la società di mercato?
"Mi vedo e mi sento più di una volte al giorno con i responsabili. Si può arrivare a raggiungere degli obiettivi che ci siamo preposti. In 3-4 giorni abbiamo preso un attaccante che per caratteristiche serviva, ora dobbiamo fare anche altri movimenti"

Quindi smentisce l'uscita di Baronio?
"Nella nostra rosa è l'unico che ha queste caratteristiche e a me piace molto, perché ha senso tattico e sa come muovere la palla, ma ripeto, servono anche altri"

Ma lei ha fatto dei nomi o ha indicato solo le caratteristiche dei giocatori che servono?
"Ci sono indicazioni di ruolo e di nomi. In base alle caratteristiche indicate c'è più di un giocatore che abbiamo individuato"

Lei ha avuto presidenti particolari come Zamparini e Lotito...
"Aggiungo anche Cellino. L'anno scorso mi ha mandato due volumi sulla storia del Cagliari con una lettera molto carina. Il presidente del Palermo è la forza della squadra. Il Palermo prima di Zamparini faticava a fare dei campionati. Con lui si è iniziato a pensare in grande. E' una grande risorsa per la città. Il presidente Lotito usa un altro metodo, quello dei rapporti. Non interviene molto dal punto di vista tecnico, ma vuole sapere sempre come si lavora. Sono due persone diverse, ma sono dei gentiluomini: schietti, chiari, sono molto attenti a quello che si fa e a come si fa. Sono entrambe persone vicine alla squadra, anche se in modo diverso"

Con il presidente ha parlato della situazione di Kolarov?
"Fa piacere a tutti avere grandi giocatori e Kolarov lo è. Poi come insegnano anche le più grandi società a volte i grandi giocatori vengono ceduti. Non so nulla, parlando con la società non si è mai parlato di una possibile cessione. Al momento sono certo che sia un calciatore di straordinaria importanza per noi"

Rossi al Palermo e Ballardini alla Lazio, missioni diverse?
"Vorrei che mi capitasse almeno una volta nella mia carriera di ereditare una squadra con un'identità precisa e con gli stessi giocatori rispetto all'anno precedente. Quest'anno la Lazio si è presentata con molti giocatori diversi, mentre il Palermo ha gli stessi con la stessa disposizione. Spero che anche io un giorno possa ereditare quel patrimonio umano, tecnico e tattico della stagione precedente"

Sulle voci di mercato che riguardano Lichtsteiner cosa ci può dire?
"Non su nulla di Lichtsteiner come per Kolarov. Non c'è assolutamente nulla al momento"

Ha stima di Rossi come allenatore?
"Si".