Lazio, Reja: "Penso al Bologna e non al derby"
"A Bologna non possiamo fallire: contro la formazione di Colomba sarà un vero e proprio spareggio salvezza". Il derby con la Roma si avvicina (18 aprile), ma il tecnico della Lazio, Edy Reja, invita la sua squadra a concentrarsi soprattutto sulla sfida di domenica contro il Bologna, e magari a fare il tifo proprio per la formazione di Ranieri che riceverà all'Olimpico l'Atalanta, terzultima a 3 punti dalla Lazio.
"L'Atalanta farà visita alla Roma e quindi dobbiamo cercare di approfittarne - ha aggiunto Reja ai microfoni di 'Radio Kiss Kiss' - I punti in palio sono ancora tanti, ma noi non dovremo mai mollare una virgola e andremo a Bologna per fare risultato". Intanto mentre i tifosi biancocelesti si preparano ad invadere Bologna (potrebbero essere in 5 mila ndr), Aleksander Kolarov, in un'intervista ad un quotidiano serbo, smentisce tutte le voci di mercato sul suo conto e ammette di essere concentrato solo sul finale di stagione della Lazio. "E' bello sentire il proprio nome accostato ai grandi club (Real Madrid, Liverpool, Inter, ndr). Ma, credetemi, io non ci penso.
Sono solo concentrato sulla Lazio e mi sto preparando per arrivare in forma ai campionati del Mondo in Sudafrica. Tutto quello che so, lo apprendo dai giornali, da internet o guardando la Tv - ha aggiunto - Ho ancora due anni di contratto. Per essere sicuro parlerò con il presidente Lotito, anche se non ce ne sarebbe neppure la necessità.
Francamente, non ho alcun problema a rimanere a Roma, ci sto benissimo".
Se proprio dovesse andar via, sicuramente la pista Inter sarebbe quella più percorribile. "Con Pandev ci sentiamo regolarmente, siamo grandi amici e questo aspetto sicuramente mi convince - ha ammesso - Ma con lui non parliamo solo di calcio".
Il rapporto con il pubblico biancoceleste sembra essersi da tempo deteriorato. Nelle ultime gare, alla lettura delle formazioni, Kolarov è stato stato sempre fischiato.
"Sostengono che io non stia dando il massimo e che sia una delle cause principali dello scarso andamento della Lazio -ha concluso - La piazza di Roma è un ambiente particolare, i tifosi sono molto passionali, ma io dopo tre anni sono abituato a tutto questo. Ora la mia unica preoccupazione è salvare la Lazio".