Milan: l'Inzaghi furioso
Inzaghi non lo dice ma è furioso. Lo si capisce, lo si intuisce dai numeri di questa stagione. E' l'attaccante meno utilizzato da Leonardo (389 minuti), quello che è partito titolare meno volte (solo 2), quello che ha segnato meno (solo 3 gol), insomma una riserva a tutti gli effetti. Per uno attento ai numeri come lui, sono cifre che non possono far piacere e che inducono alla riflessione. Il contratto scade il prossimo 30 giugno, il rinnovo di un anno con riduzione dell'ingaggio è già pronto ma non è una questione di soldi, Pippo non ha voglia di recitare per un'altra stagione il ruolo da comprimario.
A 36 anni Inzaghi non pretende di essere titolare fisso ma chiede di essere importante. Giocare in coppa Italia non gli basta, vorrebbe essere il 12° uomo, insomma la prima riserva, il Daniele Massaro del nuovo millennio o semplicemente il Filippo Inzaghi dell'era Ancelotti. Con Leonardo l'amore non è mai sbocciato e adesso nonostante le promesse reciproche di appendere le scarpette al chiodo con la maglia rossonera, la sua strada potrebbe dividersi da quella del Milan. L'amico Ghirardi a Parma lo sta aspettando a braccia aperte e la tentazione di chiudere la carriera da protagonista, in uno come lui, potrebbe prevalere sull'amore per il Milan.