Milan, padre Kakà incontra Braida
Per il momento, il ritorno di Kakà al Milan è poco più di una fantasia accesa da episodi sparsi. Il «forza Milan» lanciato su Twitter da Ricardo, che in realtà stava semplicemente rispondendo a un suo vecchio tifoso, e le presenze periodiche dei genitori di Kakà a Milano. Il madridista a Milano conserva case e legami forti. La mamma-Simone è stata a capo di una comunità evangelica che ancora frequenta, il padre Bosco Leite è in affari con l'agente Paolillo e ieri si è presentato alla sede del Milan di via Turati, dove è stato ricevuto dal d.s. Braida.
Hanno parlato di Digao (il fratello di Kakà in prestito in Portogallo), di altri giovani del quale Paolillo ha la procura, o magari di Ricky? «È venuto a prendere un caffè. Bosco è una persona educata, è passato a salutarmi», taglia corto Braida. La fantasia corre, ma finché Ricardo non sarà in grado di rientrare è difficile immaginare il futuro. Kakà stima molto Mourinho: quando il contatto fra i due diventerà quotidiano si capirà se la storia di Sheva è destinata a ripetersi in toto ose le similitudini sono finite.