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Milan: parole, parole, parole...

Milan: parole, parole, parole...TUTTO mercato WEB
© foto di andrea Distaso
lunedì 26 luglio 2010, 07:302010
di Antonio Vitiello
fonte editoriale di Andrea Distaso per MilanNews.it

Parole, parole, parole... Non ne sprecherò per commentare la sconfitta nella prima amichevole stagionale contro il Varese, evidentemente giustificata dalla differente condizione atletica delle due squadre e dai duri carichi di lavoro imposti da Massimiliano Allegri nei primi quattro giorni di ritiro a Milanello. Resta il dispiacere per la brutta figura, ovvio, ma se è vero che il lavoro paga il tempo sarà galantuomo...
Parole, parole, parole... Se ne sono dette tante nel corso della prima settimana della stagione 2010/11: dichiarazioni (d'intenti), conferenze stampa, buoni propositi per il futuro, conferme, smentite o anche semplicemente le classiche chiacchiere da bar.
Hanno parlato proprio tutti tra martedì e domenica, dal proprietario/presidente/allenatore al suo fedele amministratore delegato, hanno parlato il tecnico ed i vecchi (tanti) e nuovi (pochissimi) volti della rosa rossonera; si sono fatti sentire spesso, talvolta anche troppo, procuratori e rappresentanti vari dei giocatori, esperti di mercato o presunti tali. Ma soprattutto si sono alzati forti e chiari i cori e le voci dei tifosi, mai come in questo momento delusi dalla politica messa in atto dalla loro "società del cuore", capaci di fare decisamente più rumore di chi si è seduto di fronte alla compiacente platea della sala conferenze del centro sportivo di Carnago per sentirsi le solite verità e le sconvolgenti rivelazioni sul radioso futuro che attende il club più titolato al mondo (concetto sempre attuale e ribadito sino allo sfinimento da queste parti...).
Sentirsi promettere un Milan competitivo su tutti i fronti quanto (se non di più) chi, dall'altra parte del Naviglio può permettersi di ragionare serenamente su una doppia cessione eccellente senza curarsi delle conseguenze, è come una barzelletta che ti avranno raccontato un migliaio di volte e non fa più ridere.
Quando poi il discorso scivola sul capitolo giovani, sul rinnovamento radicale che investirà ogni reparto nell'anno della rivoluzione, il fatidico 2011, il tutto scivola nella più triste indifferenza mentre, nel frattempo, a turno i vari over 30 si presentano negli uffici di via Turati e prolungano i loro ricchi contratti per un altro anno.

Quando va bene...
Parole, parole, parole... Facciamo fatica a starci dietro, tra scudetti e Champions League che sono pure formalità, tra giocatori migliori di tutti i tempi che si presentano in condizioni pietose (ma sì, in fondo quale atleta non si lascia un po' andare durante le vacanze... Suvvia!), tra giocatori che vanno (nessuno), che restano (quasi tutti) e che arrivano (io sto ancora aspettando).
Parole, parole, parole... Soltanto parole, cantava Mina. E meno male che ha potuto esprimersi mister Allegri e fare capire a tutti che lui, come chi lo ha preceduto di recente sulla panchina, ha le sue idee e che le porterà avanti con la necessaria fermezza. Senza alcuna imposizione di sorta dai piani più alti. Lui e i sostenitori, più o meno evoluti, per adesso sono gli unici promossi con il massimo dei voti.