Moratti spaventa la concorrenza: "A gennaio ci penso io..."
Anche alla vigilia di Milan-Juve, è il derby d'Italia a campeggiare sulle prime pagine di tutti i giornali, soprattutto in virtù delle ultime dichiarazioni al vetriolo di Moratti, che rispondendo ad Agnelli in merito alla questione della revoca dello scudetto all'Inter, e della volontà di richiedere i due campionati revocati dalla giustizia sportiva, ha dichiarato: "La Juventus ha la sua politica, quando noi entreremo nel loro ordine di idee allora chiederemo anche noi i due scudetti che ci mancano nel passato" facendo evidente riferimento alle stagioni 1997-98 e 2001-02. Il massimo dirigente nerazzurro non si è però limitato a parlare di Calciopoli, spaziando su altri temi, mercato compreso: "Anch'io, quest'estate, ero convinto che potesse servire acquistare un attaccante in più, soprattutto per una questione di sicurezza numerica. In assoluto Eto'o e Milito godono della mia totale stima, ma chi conduce la squadra, Benitez e il settore tecnico, mi hanno convinto giustamente che non era la priorità, che sarebbe magari servito di più un calciatore di raccordo.
E noi, giustamente, a quel punto ci siamo aspettati che potesse essere Coutinho: per quello che il ragazzo ha saputo fare, con continuità, nella gara con la Sampdoria, credo che sia stata una scelta giusta". Concetto sensato, ma rivoluzionabile già a gennaio, quando in caso di necessità il Presidente non lesinerà interventi, anche cospicui: ""Se poi, a gennaio, ci dovessero essere delle opportunità interessanti, le terremo presenti. In tal senso, non penso di essermi mai tirato indietro...".