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Napoli, Mazzarri: "Con il Genoa partita molto importante per noi"

Napoli, Mazzarri: "Con il Genoa partita molto importante per noi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 gennaio 2010, 21:072010
di Antonio Gaito

Il tecnico Walter Mazzarri ha tenuto in mattinata la rituale conferenza stampa della vigilia, riportata in maniera puntuale da Radio Marte. Questo quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "E' una partita importante per noi, davanti al nostro pubblico che sarà numeroso ed entusiasta. Dobbiamo continuare ad affrontare le partite come se fossero tutte finali. Il Genoa è tornato in forma dopo essere uscito dalle altre competizioni. La nostra condizione è buona, ma domani dovremo essere al top per fronteggiare una squadra che fa della corsa uno dei suoi punti di forza. La nostra difesa memorizza sempre di più certi meccanismi ed è in grande crescita. In questo momento sta giocando Grava perché ho guardato il campo e ho notato che sta facendo meglio di altri giocatori validi che sono in rosa. La competizione ha fatto sì che il rendimento fosse ancora superiore. Questi ragazzi sono tutti miei e li considero tutti uguali al di là del fatto che li abbia allenati in precedenti esperienze. Contini per me era un titolare come gli altri, ma nell'ultimo periodo non stava benissimo. In questo momento stavano giocando altri, lui ha chiesto di andar via per poter giocare di più. E' in prestito e non escludo che possa ritornare a Napoli". Se la difesa va bene, mister Mazzarri non sembra aver bisogno neanche di rinforzi in attacco: "Domenica scorsa a livello offensivo è stato un momento delicato per il nostro attacco. Capita un momento di emergenza, ma abbiamo dimostrato che si può superare se si è una vera squadra. L'ho detto fin dal primo giorno: un organico di 25 giocatori non è una cosa positiva perché quei sette giocatori che vanno in tribuna non sono contenti ed essendo un patrimonio della società tendono a svalutarsi. Inler? È un gran giocatore non c'è che dire, ma i buoni giocatori piacciono a tutti. E' prematuro parlarne adesso. ".

Mai accontentarsi: "Dobbiamo cercare di essere più tranquilli nonostante il nostro gioco arrembante. Questo grande agonismo porta ad essere meno lucidi, spesso ci fa sbagliare l'ultimo passaggio, ma dobbiamo capire che in certe zone del campo va presa la decisione giusta. Voglio vedere una squadra che quando produce tanto raccolga anche tanto. Spero di vedere un miglioramento in fase di finalizzazione. La formazione? Fra Dossena e Aronica sceglierò all'ultimo momento. Sapete che Dossena è arrivato a stagione in corso, ha fatto vedere segnali importanti a Livorno, sia dal punto di vista fisico, sia tattico. Cigarini sta bene, è cresciuto, ha capito cosa voglio da lui. Non si possono discutere le sue qualità dal punto di vista tecnico. Sarà importante vedere come affronterà questa prova. Denis? A me interessa come gioca e come si muove, il gol è la conseguenza del suo lavoro, ma se segna un altro perchè lui crea spazi per me è la stessa cosa. Mi aspetto di più da lui come da tutti i giocatori che alleno". Il tecnico azzurro non ne vuol sapere di classifiche e obiettivi: "Non mi piace parlare della classifica, tanto meno di obiettivi. La Roma ha un organico fortissimo e si sapeva che la sua posizione in classifica non poteva essere quella di inizio campionato anche perchè ha un tetto ingaggi molto superiore al nostro, non c'è nulla di strano. Diventerà sempre più difficile perché è ovvio che le squadre che ci affrontano ci temono come stessero affrontando il Milan o l'Inter, perché i risultati del Napoli nelle ultime 14 partite sono stati in linea con quelli delle grandi squadre. Se un allenatore parla chiaro, ascolta i giocatori, ma allo stesso tempo fa capire che non guarda in faccia a nessuno, può cambiare la mentalità della squadra. Devo dire che ho trovato ragazzi che hanno recepito subito questo modo di pensare ed hanno fatto gruppo nel giro di pochissimo tempo. La fortuna lascia il tempo che trova, perché se De Sanctis con il preparatore dei portieri prova una serie di casistiche e studia gli avversari e i possibili rigoristi, dobbiamo parlare di lavoro, non di fortuna".