Napoli tra il quinto e decimo posto: è il vero obiettivo della società?
"Fino ad ora la squadra sta ottenendo risultati di prestigio ma dobbiamo rimanere saldi con i piedi a terra. Io ribadisco che il nostro posto è tra il quinto e decimo posto, e lo dico perché non bisogna mai perdere l'equilibrio" Queste le parole di De Laurentiis, subito dopo la vittoriosa partita disputata dal Napoli contro la Roma al San Paolo.
Una completa trasparenza, riguardante la gestione ed i reali obiettivi della società partenopea, non è stata mai messa in atto dal presidente ma, di fronte a tali affermazioni, è inevitabile un ennesimo richiamo alla coerenza ed al rispetto della tifoseria azzurra. Affermare che il Napoli ambisce a conseguire, al termine del campionato una posizione tra il quinto ed il decimo posto, non solo contrasta con le precedenti dichiarazioni di De Laurentiis allorquando affermava che l'obiettivo della società è migliorare anche una sola posizione in classifica rispetto allo scorso campionato, ma è in antitesi, anche, al ventilato "Progetto Napoli" che prevedeva il raggiungimento, graduale, di posizioni di prestigio nel panorama calcistico nazionale ed europeo.
Fa bene, De Laurentiis, a gettare acqua sul fuoco per placare i "bollenti spiriti" di una tifoseria ansiosa ed impaziente di poter vedere un Napoli ritornare agli antichi splendori oppure, quantomeno, avviarsi verso percorsi idonei al raggiungimento di traguardi vincenti. Se, però, le sopramenzionate dichiarazioni corrispondono al reale pensiero del presidente, allora vien da chiedersi il motivo di queste affermazioni che fanno seguito ad altre in cui si mette in discussione la validità della Europa League e, di conseguenza, il poco interesse verso una competizione che, se affrontata, nel migliore dei modi, potrebbe apportare al Napoli il necessario bagaglio di esperienza per poter, eventualmente in futuro, competere in Champions League.
Napoli non ha bisogno di proclami che facciano intendere una situazione attuale e futura diversa da una realtà che deve tener conto delle vere intenzioni, della volontà e delle possibilità economiche di De Laurentiis, per poter allestire una squadra altamente competitiva su tutti i fronti ed in grado di far occupare, al Napoli, un posto nel gotha del cacio italiano e continentale.
Napoli ha bisogno di certezze e di massima trasparenza per poter valutare, serenamente, se il futuro che attende la società partenopea è, realmente, diverso da un recente passato che ha regalato, alla splendida tifoseria azzurra, solo dispiaceri e tanta distanza dal calcio che conta.
E' inutile, forse, ritornare su una campagna acquisti, condotta dalla Società, insufficiente a livello di organico. Resta la considerazione che, a tutt'oggi, non si può avere un esatto riscontro alle legittime preoccupazioni dei supporter napoletani relative ad una rosa non completa ed idonea per poter far fronte a tre competizioni applicando un normale turnover in caso di cali psicofisici, infortuni o squalifiche dei magnifici undici che stanno rappresentando, nel migliore dei modi, i colori azzurri.
In attesa di poter valutare se Cribari, Yebda, Sosa e Dumitru possano integrarsi, definitivamente e proficuamente, nello scacchiere azzurro, i tifosi partenopei si augurano, nel caso il Napoli risultasse a gennaio ancora competitivo sul fronte nazionale ed europeo, un intervento efficace in sede di mercato di riparazione, da parte della dirigenza azzurra, per completare un organico in cui le carenze in attacco e, forse, anche in qualche ruolo del reparto difensivo, sono evidenti.