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Palermo, Miccoli: "Ora voglio entrare nella leggenda"

Palermo, Miccoli: "Ora voglio entrare nella leggenda"TUTTO mercato WEB
© foto di Morini Giacomo
mercoledì 7 luglio 2010, 09:402010
di Alessio Alaimo
fonte Palermo24.net

"Sto lavorando tanto in palestra. Tornato nel Salento, mi godo mia moglie Flaviana e i bambini Swami e Diego, che già colpisce con naturalezza con entrambi i piedi e accarezza il pallone con la suola della scarpa. In giardino, mi invita a giocare con lui ma capisce che qualcosa non va al mio ginocchio destro e mi fa: "papà, ancora bua?". Così il capitano del Palermo Fabrizio Miccoli alla Gazzetta dello Sport.

"La riabilitazione? Dopo la rieducazione presso Villa Stuart a Roma - racconta Miccoli - ho potuto contare a Squinzano sul "Kinesis center Palaia", dove Peppino Palaia, medico del Lecce, e suo figlio Antonio, mi hanno allestito una saletta esclusiva. Col fisioterapista Gresi e col preparatore atletico Chinnici, seguiamo le tabelle del professore Mariani e dei medici del Palermo, Matracia e Puleo. Sarò al raduno a Palermo; andrò in ritiro ma sarà importante la visita di controllo di Mariani, il 24 luglio. Mi mancano elasticità e forza. Spero di saltare solo le prime due giornate. Poi, chissà, sorprenderò e ci sarò all'esordio".

"Quanto ho seguito il Mondiale? Solo due partite dell'Argentina. Ho guardato con simpatia il Ghana, con quei colori giallorossi che mi danno gioia. L'abbandono di Maradona è atto quasi dovuto ma le attestazioni dei giocatori per Diego la dicono lunga. Non ho visto l'Italia ma ho tifato per gli azzurri. È andata male, peggio di noi ha fatto solo la Francia".

"Se io, Cassano e Balotelli avremmo cambiato la Nazionale? Io avrei convocato Cassano e Balotelli, che hanno colpi geniali e rapidità. E avrei utilizzato di più Pazzini. Io sono un caso a parte, non per l'infortunio: nonostante i 19 gol, più di Cassano e Balotelli insieme, e gli assist per Cavani ed Hernandez, mai mi sono illuso. Con Lippi c.t., sapevo, ben prima dell'infortunio, che non sarei rientrato nel gruppo azzurro. Non faccio polemiche ma Miccoli e soprattutto il Palermo avrebbero meritato maggiore attenzione da Lippi. Con una semplice telefonata, magari spiegandomi la mia esclusione, il c.t. mi avrebbe gratificato".

"E poi perché ignorare Sirigu, Cassani, Balzaretti, Nocerino e soprattutto Migliaccio, che a 29 anni meriterebbe una chiamata in Nazionale? Lippi ha puntato sugli juventini, finiti 10 punti sotto il Palermo".

"Prandelli? Prandelli è un bel personaggio, limpido. Mi piace. Toccherà soprattutto a me mettere in difficoltà il nuovo c.t. Traguardi del Palermo dopo il quinto posto? Vincere un trofeo. L'Europa League ha il suo fascino, ma anche la Coppa Italia mi darebbe tantissima felicità. E puntiamo a qualificarci in Champions League. Io riparto dai 19 gol, posso ripetermi. Con 41 reti in rosanero, ho superato il record di De Maso; ora voglio entrare nella leggenda".

"Se dopo il no al Birmingham mi legherò a vita al Palermo? A proposito, mai ho tirato in ballo Toni per il suo divorzio dal Palermo. Parlavo in assoluto di calciatori che si dicono legati a un club. Ho esibito il contratto che mi offriva il Birmingham: 2 milioni e mezzo di euro, al netto, a stagione per 4 anni, quasi il doppio dell'ingaggio del Palermo, cui sono legato sino al 2012. Ho scelto col cuore. Zamparini saprà regolarsi, non è tenuto a "ringraziarmi" per aver rinunciato all'ultimo contratto pesante della mia carriera".

"Se a 36 anni potrei andare a Dubai come Cannavaro? A 36 anni ci andrei non per esperienza di vita o far studiare le lingue ai figli. Sono sincero, giocherei a Dubai per soldi".

"Il campionato? Inter ancora davanti a tutti, però la Roma si avvicinerà. Scommetto sul rilancio di Adriano. Milan e Juventus non mi sembrano all'altezza di Inter e Roma; avranno più chances Sampdoria, Palermo, Fiorentina e pure Genoa e Udinese.Mi mancherà tanto Mourinho, stratega unico: tutela il gruppo attirando su di sé ogni attenzione. La tessera del tifoso? Avremo stadi più vuoti. La tessera è una cazzata, finché la politica entrerà nel calcio non ci metteremo al passo con nazioni come l'Inghilterra, dove fanno i pienoni. Non si combatte la violenza con schedature preventive. Fossi un tifoso - conclude - non andrei più allo stadio".