Palermo, Sabatini: "Far rientrare Miccoli solo nella migliore condizione"
Il Palermo batte il Bologna per 3-1, per la 7ª giornata di serie A targata 2010/2011 e il direttore sportivo dei rosanero , Walter Sabatini, commenta così ai microfoni di reterete24.it:
"All'indomani di questo successo sono estremamente tranquillo, perché si stanno concretizzando tutte le aspettative d'inizio campionato: di una squadra che gioca bene e che ha trovato l'equilibrio. Tuttavia, oggi più che ai protagonisti del pomeriggio di ieri, il mio pensiero va al "Palermo ombra", cioè a quei giocatori che pur non trovando spazio in prima squadra, ogni giorno lavorano seriamente per farsi trovare pronti alla prima occasione. Mi riferisco - dice Sabatini - ai Darmian, ai Garcia, allo stesso Miccoli. Loro sono pallottole che ancora devono esplodere".
Già, il Palermo ombra, quello delle cosiddette seconde linee che oggi annovera un soldato di lusso, il capitano Fabrizio Miccoli. In una squadra che oggi gioca sul velluto e detta legge all'interno del suo equilibrio tattico, il ritorno del Romario del Salento, paradossalmente potrebbe essere un piacevole grattacapo per Delio Rossi. "Nessuno di noi - prosegue il direttore sportivo del Palermo - pensa che il ritorno di Miccoli possa rappresentare un problema. Anzi, il suo apporto - come negli anni trascorsi - sarà determinante per il destino di questa squadra. Spetterà poi a Rossi trovare gli equilibri tattici, anche se è adesso l'unico scopo è quello di far rientrare Miccoli solo nella migliore condizione fisica".
Dunque buon lavoro a Rossi, l'uomo che insegna calcio ai giovani. "Il Palermo è una locomotiva che andrebbe su un binario morto se non avesse un bravo macchinista", dice Sabatini sul suo allenatore, che ieri ha "costretto" Zamparini a festeggiare la vendemmiata sul Bologna. "Non credo che il presidente abbia davvero festeggiato, nel senso che adesso non ci sono validi motivi per farlo. Semmai il presidente si gode la serenità del momento. Come lui, tutti noi guardiamo con soddisfazione questo momento, esaltando il gruppo e non il singolo".
Giusto i singoli, per intenderci Pastore o Ilicic, che ieri con rambone e colpi di tacco hanno fatto "soffrire" Delio Rossi in panchina. "Delio faceva però riferimento soltanto alle giocate superficiali, perché lui conosce bene le caratteristiche di certi suoi giocatori che possono anche esprimere la gioia di giocare un calcio divertente, quasi adolescenziale, che poi è la nostra grande forza. Se Rossi ha detto quelle parole è stato solo per un dovere istituzionale".
Il Palerno vola in campionato, vola caccia di sogni impossibili, quei sogni che oggi ubriacano i tifosi innamorati sempre di più di questa squadra. La classifica lo permette: quinta posizione in classifica, oggi sei punti dalla sorprendente Lazio a cui ancora, però, non si attribuisce un ruolo veritiero. "Io non credo che la Lazio oggi sia una meteora - commenta Sabatini -, però la cosa non mi preoccupa affatto. Oggi il Palermo si piazza al quinto posto e la prima cosa che ci spetta è quella di mantenere la posizione per poi incrementarla nei prossimi mesi".
Giovedì sarà profumo d'Europa, al Barbera contro il Cska Mosca, forse la partita più importante per il cammino dei rosanero in Europa League. Match che si affronterà senza gli sloveni e senza un paio di infortunati. "Non esiste un Palermo uno e un Palermo due, quello "ombra" e quello "reale", ma solo un grande concetto di squadra e di gruppo. Chi giocherà giovedì lo farà per dare il suo contributo, perché certificherà il lavoro di campo, perché avrà voglia di mettersi in vetrina. Conta sempre, in questi casi, il comportamento mentale e sono sicuro che faremo bene anche in questa occasione".