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Samba Barça, non è tutt'oro quello che luccica

Samba Barça, non è tutt'oro quello che luccicaTUTTO mercato WEB
© foto di Image Photo Agency
lunedì 4 gennaio 2010, 13:102010
di Andrea Losapio

La storia del Barcellona è certamente scolpita nei volti di grandi campioni. Romario, Hristo Stoichkov, Koeman, Crujff, Guardiola, Rivaldo, Soler, Begiristain, Messi, Ibrahimovic. Anche Ronaldinho, se vogliamo. Calciatori che a distanza di anni si ricordano ancora, che non lasceranno mai la mente di chi ama questo sport.
Quasi un Brasile in miniatura, pensando che il Barcellona fa del possesso palla e della tecnica la sua principale arma di gioco. Stavolta, però, il portoghese è parlato davvero come una lingua minoritaria: gli unici due verdeoro che vedono il campo sono Dani Alves (uno dei terzini offensivi migliori del mondo, dietro probabilmente solo Maicon) e, in misura minore, Maxwell - arrivato dall'Inter nel corso dell'estate.


L'errore è anche di Txiki Begiristain, che è andato ad accaparrarsi due dei principali protagonisti del Brasileirao: uno è Henrique, ex difensore centrale del Palmeiras, pagato otto milioni di euro e mai protagonista con la casacca blaugrana. Due prestiti, prima al Bayer Leverkusen, poi al Racing Santander nel corso di questa stagione: ora l'addio sembra inevitabile, con il Corinthians principale indiziato.
Il secondo nome è quello di Keirrison, centravanti che tanto piaceva a Leonardo e al Milan. Il prestito al Benfica è durato solo sei mesi, dopo molte incomprensioni, poche apparizioni e zero (leggesi Zeru) reti.
Dopo un duemilaenove con sei trofei, però, sarebbe ingeneroso affermare che Txiki Begiristain e il Barça abbiano solo sbagliato: il vivaio rende molto di più, e questo dalle parti della Sagrada Familia lo sanno benissimo.