Sampdoria, Mario Cassano: "Tocco il cielo con un dito"
"Venire via da una realtà come Reggio Calabria e approdare in una squadra come la Sampdoria equivale a raggiungere il Paradiso: tocco il cielo con un dito". Non sta nelle pelle Mario Cassano. Gli occhi chiari sembrano chiedere un pizzicotto per realizzare che è tutto vero. L'umore è gioioso, inevitabilmente. Dopo cinque stagioni e mezza di cadetteria, le infinite vie del mercato di riparazione gli hanno offerto la possibilità di giocarsi una riconferma in Serie A, coi colori blucerchiati addosso. "Sono contentissimo - ammette il nuovo portiere del Doria al suo secondo giorno al "Mugnaini" di Bogliasco -, ho grande voglia di lavorare e di dimostrare quello che valgo. Sarei il ragazzo più felice del mondo se a giugno riuscissi a rimanere: starà a me, in questi mesi, giocarmi nel migliore dei modi le occasioni che capiteranno e farmi trovare pronto anche durante la settimana, sfruttando ogni minuto di ogni allenamento".
Da Palombo a Padalino, passando per Lucchini. Alla Samp trovi una marea di amici ed ex compagni...
"Davvero e penso sia un aspetto molto positivo. Arrivo in un gruppo in cui conosco tantissimi ragazzi, alcuni dei quali conosciuti ai tempi di Empoli e di Piacenza e altri con i quali ho rapporti extra-calcistici. Ripeto, sono contentissimo, ho trovato tantissimi campioni, tra cui il mio omonimo, e per me è un sogno essere qui".
Con quell'esordio da favola nella Fiorentina di Chiarugi, la tua carriera sembrava in ascesa. Cosa è successo dopo?
"Ho iniziato molto presto nella Fiorentina, poi, per sfortuna di tutti compresa la mia, la società è fallita e sono finito ad Empoli, senza avere mai la possibilità di giocare con continuità. Quindi ho trovato giusto ricominciare dalla Serie B e sono arrivato al Piacenza, una piazza che invece mi ha dato l'opportunità di esprimermi al meglio".
Poi, la scorsa estate, l'approdo a Reggio Calabria. Una parentesi storta?
"Con la Reggina, per un miliardo di problemi, le cose non sono andate per il verso giusto a livello di risultati e la società ha fatto delle scelte. Per mia fortuna, sono riuscito ad approdare in una grandissima squadra".