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Siena, Malesani: "La partenza di Paolucci ha motivazioni caratteriali"

Siena, Malesani: "La partenza di Paolucci ha motivazioni caratteriali"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
sabato 16 gennaio 2010, 23:322010
di Redazione TMW.
fonte di Angela Gorellini per Fedelissimo Online

Tutto quello che è successo in settimana, cambio al vertice, semplice voci di mercato, voci di mercato diventate realtà, non deve far passare la gara di domani in secondo piano: l'impresa è difficile, ma in ballo ci sono tre punti. Vitali, per la Robur. E infatti Alberto Malesani ora vuole pensare solo al campo, cercando di parlare il meno possibile del contorno, sottolineando che anche questa volta il risultato non è scritto. Con l'Inter non è andata, ma il Siena è ora più che mai "in credito con la fortuna".

Mister, intanto Paolucci se ne è andato...
"Il giocatore ha espresso la volontà di andare alla Juventus e ha pressato il presidente. La Juventus ha pressato il presidente. I procuratori hanno pressato il presidente. E' stato chiesto a me e io conoscendo benissimo Michele, come è fatto di carattere, ho dato l'ok. In questo momento ho bisogno di gente motivata, che sta sul pezzo. La partenza di Paolucci ha una motivazione caratteriale e non tecnica".

Zalayeta le piace?
"Non parlo di nomi. Ripeto: mi sono confrontato con il presidente, ho dato delle direttive. Ho qualche anno in più di lui, ho messo la mia esperienza a sua disposizione. Come a suo tempo l'avevo messa a disposizione di Giovanni Lombardi Stronati, che mi ha scelto e mi ha portato qua. Gli sono grato. Ora cadrà nel dimenticatoio. Allo stesso modo do il mio più caro benvenuto a Mezzaroma. E' a lui, ora, che dovete rivolgere domande sul mercato: da quando sono arrivato a Siena, due mesi più o meno, mi sono accollato problemi che non erano di mia competenza. C'era un piccolo vuoto da colmare. Da adesso la palla passa a lui".

Sarete comunque voi due a fare il mercato, filo diretto, vero?
"In realtà anche ieri, quando ci siamo incontrati, c'era Gerolin. E' giusto che partecipi anche un operatore di mercato. Credo molto nel rispetto dei ruoli, l'ho imparato quando lavoravo in azienda. Il calcio, purtroppo, in questo senso, è un mondo atipico".

Mezzaroma, quando si è presentato, ha detto di volere una squadra di 'tignosi': lo ha ripetuto anche ai bianconeri?
"Ha detto che il termine tigna è romano. Ma pur non essendo romano lo conosco bene anche io... La tigna ce l'hai dentro o non ce l'hai. Se ce l'hai devi essere bravo a tirarla fuori. Un po' di esperienza ce l'ho e quello che ci tengo a dire è che un gruppo che lavora così tanto è difficile da trovare. Contando i giorni dal mio arrivo, il numero degli allenamenti è maggiore, perché abbiamo sostenuto tante doppie sedute. I ragazzi non si sono mai risparmiati e la situazione adesso è molto meno pesante di prima. E in fin dei conti se si esclude il derby, una partita strana, particolare, anche le sconfitte rimediate non sono state catastrofiche. Semmai legate a errori di attenzione, di concetto, e alla sfortuna: il calcio è un mix di programmazione, qualità, creatività e fortuna, con quella siamo in credito".

Quanto peseranno le squalifiche di Reginaldo e Cribari?
"Una squadra con tutti gli effettivi a disposizione è più serena, ma guai a piangerci addosso. Loro non ci saranno, ma chi entrerà ha lavorato tanto, non ha lesinato una goccia di sudore. Giocherà chi ha trovato meno spazio e avrà così la possibilità di dar prova delle proprie qualità".

Che partita sarà?
"Ci proveremo. Come avevo detto la settimana scorsa, non è tutto scontato. Poi sabato sono successe cose contro la nostra volontà... L'errore umano ci può stare e se errore deve essere speriamo che questa volta la Dea Bendata guardi dalla nostra parte".
Come stanno Maccarone e gli altri infortunati?
"Chi è convocato sta bene, gli altri non sono in lista. Abbiamo avuto un po' di problemi in settimana e infatti la rosa è risicata. Una cosa è certa: venderemo cara la pelle".