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Suarez: "Mourinho deve dimostrare molto. Prenderei Hamsik dal Napoli"

Suarez: "Mourinho deve dimostrare molto. Prenderei Hamsik dal Napoli"
giovedì 11 febbraio 2010, 15:272010
di Redazione TMW.
fonte Tuttonapoli.net

Intervista esclusiva della redazione di TuttoNapoli.net a Luisito Suarez, "El arquitecto" della grande Inter di Angelo Moratti. Con la maglia nerazzurra vinse tre scudetti, due coppe campioni e altrettanti coppe intercontinentali. Pallone d'oro 1960.

E' Mourinho il mago del nuovo millennio?
"Difficile dirlo. Il portoghese deve dimostrare ancora molto. Bisogna vincere anche in Europa per emulare Herrera. Il mago, in Italia, ha fatto delle cose straordinarie. Mourinho sta lavorando bene, questo è fuori discussione, ma se non arriva la tanto desiderata Coppa Campioni non si possono fare accostamenti. Il modo di attirare l'attenzione e di innervosire gli avversari, invece, li accomuna molto. Entrambi grandi professionisti che curano minuziosamente ogni particolare".

Mourinho quindi apprendista mago...Mazzarri l'alchimista?
"(Ride, ndr) Buona questa. Se per alchimista intendiamo ad ampio raggio e con licenza interpretativa il saper trasformare in oro tutto ciò che si tocca, beh direi proprio di si; nel senso che è riuscito a tirar fuori il meglio da giocatori in precedenza poco considerati"

Nerazzurri invincibili in Italia. Cosa manca in Champions?
"Mancano sicurezza e determinazione che, sfoggiate in campionato, consentono alla squadra di vincere in scioltezza. Affermarsi in Europa è più difficile: le squadre avversarie, con tutto il rispetto per i club italiani, sono di un'altra levatura. Occorre andare ovunque con piglio deciso e senza timori per nessuno".

Cosa manca invece al Napoli per affermarsi in Italia..
"Il Napoli ha dimostrato grandi qualità con una continuità impressionante. Per fare il salto di qualità è necessario però imporsi lontano dal San Paolo, capitalizzando sempre al massimo il turno interno. Gli ingredienti giusti ci sono tutti, ma io avrei aggiunto alla rosa un altro bomber, di quelli di razza, da affiancare a Quagliarella. Lavezzi è più rifinitore che goleador. La strada intrapresa è quella giusta. Programmazione sì, ma anche un paio di campioni veri".

A proposito del Pocho, le ricorda un po' Jair?
"E poche diverse, per cui giocatori diversi. Hanno in comune la velocità e il dribbling ubriacante nel saltare l'uomo con una faciltà estrema".

In tema di "affinità rievocative" manca nella linea mediana del biscione un giocatore alla Suarez?
"Assolutamente si, soprattutto in Champions dove nei momenti topici dei match servirebbe un trascinatore con grande personalità, spiccate qualità tecniche e idee chiare. Calciatori così ne esistono pochi e le società che hanno la fortuna di detenerne il cartellino difficilmente se ne privano. Io prenderei Fabregas, giocatore universale: dinanzi ad un'offerta allettante l'Arsenal, considerate le difficoltà economiche di tutto il calcio ingelse, potrebbe "barcollare" e cedere il calciatore. Gerrard, Lampard ed Iniesta le ottime alternative".

Moratti anni fa parlò di Messi indicandolo come il vero gioiello da sogno...I fatti gli hanno dato ragione. Il desiderio del Presidente rimarrà tale o...?
"E' troppo difficile, adesso, pensare di vedere Messi all'Inter. E' un'utopia. Forse tra qualche anno la pulce avrà bisogno di nuovi stimoli e solo allora bisognerà farsi trovare pronti ad imbastire una seria trattativa. Nel calcio bisogna saper cogliere i momenti giusti".

Riuscirà Moratti jr ad alzare la Coppa dalle lunghe orecchie come fece Moratti senior?
"Lo spero proprio con tutto il cuore. Quella dei Moratti è una grande dinastia che ha fatto la storia del club: meritano grandi successi per la grande passione, la signorilità e per i sacrifici che profondono per il bene del club e dei tifosi".

I primi 4 posti secondo Suarez...
"Inter di un altro livello senza ombra di dubbio. La Roma è la squadra che ha più continuità e merita il ruolo di outsider. A seguire tutte le altre. Sarà una lotta avvincente con l'epilogo in primavera. Anche il Napoli, per meriti, è tra le accreditate in zona Champions".

Polemiche arbitrali. Anche Mourinho si lamenta...
"Chiunque ritiene di aver subito danni ingiusti ed intollerabili, fa bene a lamentarsi anche con toni alti. A mio avviso, però, le società non devono farlo in pubblico, ma nelle sedi opportune. I risultati del campo sono la chiave di volta di un impegno complessivo e quando succedono troppi episodi sfavorevoli in periodi ravvicinati si rischia di compromettere tutto un lavoro che magari è stato svolto egregiamente".

Panolada forma di protesta civile e silenziosa...
"E' una forma di protesa molto forte, elegante e dal meraviglioso impatto visivo. Tutti i tifosi sventolano questi fazzoletti bianchi in segno di disapprovazione; in Spagna è molto in voga. La vedo intelligente, democratica ed evita sgradevoli insulti alla classe arbitrale".

Quale giocatore azzurro ruberebbe a De Laurentiis?
"La rosa interista è ampiamente competitiva, ma ovviamente Hamsik lo prenderei volentieri. L'Inter ha bisogno di rinverdire il centrocampo e lo slovacco farebbe al caso di Mourinho".

In tema di giovani talenti, paragonerebbe SuperMario Balotelli ai grandi del passato?
"Deve ancora maturare molto, soprattutto nei rapporti interpersonali. Mourinho fa bene a bacchettarlo, ma sarebbe opportuna una tiratina d'orecchie più in privato che in pubblico. Davanti alle telecamere la suscettibilità si accentua e si rischia di rovinare i rapporti. Come dite voi italiani, i panni sporchi si lavano in famiglia. Balotelli ha mezzi tecnici straordinari".

Napoli - Inter ...Un pronostico de "el arquitecto Suarez"...
"Prevedo un pareggio. Due squadre in salute e sarà un importante banco di prova soprattutto per l'Inter. Lo potrei definire un test importante in vista del match contro il Chelsea. Lo stadio pieno servirà a testare la tenuta nervosa dei giocatori".

Napoli-inter, l'amarcord di Suarez
"Sempre grandi sfide in uno stadio sempre stracolmo. Non ho particolari ricordi se non quello di un San Paolo pieno come un uovo. Cornice straordinaria per qualsiasi calciatore".

Bigon, direttore troppo giovane per una tifoseria esigente, o la linea verde pagherà anche dietro la scrivania?
"La carta di identità non conta. Con gli anni si acquisisce esperienza. Fatelo lavorare in pace perché ha la passione e le competenze giuste per affermarsi".

Che ne pensa di Cigarini?
"Stesso discorso. Facciamolo maturare senza mettergli ansie e pressioni che ne rallentino la crescita. Le qualità evidenti parlano per lui, ma è sbagliato, in generale, esaltare troppo i giovani anche per evitare ciò che è accaduto con Balotelli sul piano caratteriale".