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Tra guai societari e presidenti sedicenti: a che bell'ò cafè!

Tra guai societari e presidenti sedicenti: a che bell'ò cafè!TUTTO mercato WEB
© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWS
giovedì 16 dicembre 2010, 17:322010
di Andrea Losapio

Sergio Porcedda e il Bologna. Una storia iniziata quest'estate, quando l'imprenditore cagliaritano - che aveva già provato ad acquistare Cagliari e Siena, senza riuscirci - acquista il club rossoblù dai Menarini, oramai decisi a lasciare l'avventura calcistica. Francesca e Alessandro cedono l'80% della società, con un'operazione totale da quasi dieci milioni di euro da versare in due rate: la prima da 3,4 milioni, la seconda di 6,6.
Fino a qui tutto bene, ma gli stipendi non pagati e la messa in mora da parte dei giocatori hanno scoperchiato il vaso di Pandora della Bologna calcistica, anche perché il Penarol, nel frattempo, ha denunciato il mancato pagamento da parte dei felsinei dell'affare Gaston Ramirez, strappato alla concorrenza di molti top club europei.
Il capitano Marco Di Vaio ha fatto sapere che la messa in mora della società verrà ritirata in caso di nuovi proprietari.

Appello ascoltato dall'entourage di Porcedda con l'amministratore delegato Silvino Marras che ha annunciato l'accordo per il passaggio del club nelle mani della cordata che fa capo a Massimo Zanetti, patron di Segafredo. Domani dovrebbe esserci un aumento di capitale di tredici milioni di euro, ascrivibile interamente ai nuovi soci. Il direttore sportivo Longo ha già spiegato che, con ogni probabilità, se ne andrà a giugno: in ogni caso i tifosi bolognesi possono già esultare, sorseggiandosi un buon caffè. "A che bell'o caffè, pure a Bologna 'o sanno fa".