Udinese, Benatia: "Grazie Guidolin"

Nel corso dell'odierna conferenza stampa il 23enne difensore marocchino dell'Udinese Mehdi Benatia, che ha finora ben figurato nonostante lo stato critico della squadra, ringrazia Francesco Guidolin per la fiducia concessagli: "Quando sono arrivato in Friuli il mio obiettivo era quello di conquistare la fiducia dell'allenatore. E adesso non posso fare altro che ringraziarlo per avermi gettato nella mischia. Il mio scopo, in questo momento, è semplicemente quello di lavorare sodo in settimana per convincere il mister a schierarmi in campo la domenica, e non perdere il posto in squadra che mi sono conquistato".
Sul suo passato e sul presente in bianconero: "Ho sempre visto il calcio come una passione e come una gioia, e fin da giovane ho avuto la possibilità di allenarmi e giocare con veri campioni. A 17 anni, a Marsiglia, in squadra ammiravo talenti come Nasri e Ribery, ma poi un brutto infortunio al ginocchio mi ha penalizzato, e ho scelto di andare in Ligue 2, al Clermont, per giocare con continuità. Sono arrivato all'Udinese carico di entusiasmo, per potermi confrontare in uno dei campionati più difficili al mondo, e sapendo di avere una chance da non gettare alle ortiche in un club di primo livello, che ha sempre scommesso sui giovani. E vi assicuro che non ho nessuna voglia di sprecare questa opportunità. I complimenti della società mi fanno piacere, è ovvio, ma io davvero penso soltanto a lavorare sodo per crescere domenica dopo domenica e farmi sempre trovare all'altezza".
Sulla difficile situazione legata ai punti: "La classifica non è soddisfacente, perché alle prestazioni, confortanti, non hanno fatto seguito quelle vittorie che avremmo ampiamente meritato. Ma non dobbiamo lasciarci prendere dallo sconforto. A Genova abbiamo dimostrato, ancora una volta, di essere una squadra di qualità e sono sicuro che se giocheremo sempre con l'intensità e la voglia del Ferraris vinceremo un gran numero di gare. Il segreto, in fondo, è semplice e cioè dobbiamo, tutti insieme, concentrarci sul non subire reti e giocare di conseguenza perché poi, in attacco, abbiamo elementi di grande valore che possono andare a bersaglio in qualsiasi momento".