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Udinese, Guidolin: "Palermo? Lo affronteremo con la sana paura"

Udinese, Guidolin: "Palermo? Lo affronteremo con la sana paura"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani
martedì 19 ottobre 2010, 11:342010
di Redazione TMW.
fonte Reterete24.it

Di nuovo sulla strada dei rosanero. Domenica pomeriggio alla guida dell'Udinese, Francesco Guidolin, ritrova il "suo" Palermo, nel match del Friuli. E come al solito non sarà una partita come tutte le altre. "E così - dice il tecnico di Castelfranco Veneto ai microfoni di reterete24.it - giocare contro il Palermo è sempre una forte emozione perché quella squadra, quel club e, soprattutto, quella città, rappresenta per me un passaggio fondamentale della mia carriera, anche a livello umano. Anzi, più passa il tempo, più forte è il ricordo degli anni di Palermo cosi come la nostalgia".

L'inizio del torneo dell'Udinese non è stato tranquillo: crisi di risultati, più che di gioco e dopo qualche mugugno oggi l'undici friulano sembra uscito dal tunnel della crisi dopo la vittoria di Brescia "Proprio quella partita - dice Guidolin - non meritavamo di vincerla, ma ci è servita per lasciarci alle spalle l'ultimo posto in classifica. Qui a Udine, nessuno è abituato a lottare per non retrocedere, la storia di questo club, anche prima del mio ritorno, ha dimostrato fatti ed eventi diversi. Adesso il nostro compito sarà quello di iniziare la salita verso le zone di classifica di nostra competenza. La squadra non ha mai giocato male, anzi, in alcune situazioni siamo stati davvero sfortunati, ma adesso sembra che il peggio è passato. I miei ragazzi hanno dimostrato di avere carattere reagendo in questa maniera. Dalla mia ho avuto anche la pazienza della società, il presidente mi ha lasciato lavorare, ma partivo avvantaggiato perché qui avevo già maturato un'esperienza e quindi mi conosce bene".

"Un paragone tra Pozzo e Zamparini in queste situazioni? Credo che il presidente del Palermo stimi molto gli allenatori che sceglie concedendogli anche la possibilità di sbagliare, per poi decidere autonomamente. Ogni tanto c'è una grande differenza tra i vari momenti negativi di una stagione ed ognuno poi la gestisce a modo suo".

Domenica al Friuli arriva il Palermo, quello delle stelle Pastore e Ilicic, quello della forza di un collettivo che ha trovato il giusto equilibrio, divertendo tutti. "Pastore e Ilicic - osserva l'ex allenatore del Palermo - sono due giovani molto importanti, destinati ad un futuro garantito. Oggi il Palermo percorre la stessa strada vecchia di circa quindici anni dell'Udinese, brava scovare giovani nei campionati che non sono sotto i riflettori. Chi segue questa strategia dimostra sempre un grandissimo coraggio: l'Udinese è l'università di questo percorso. Ma il Palermo non è solo Pastore e Ilicic, ma il complesso dei singoli, guidati da un grande allenatore come Delio Rossi. In questa settimana, come d'obbligo, studierò bene la squadra rosanero".

"Gabbia per Pastore? E' ovvio che nella preparazione di una partita, un tecnico deve anche concentrarsi sugli avversari di maggiore caratura, su quelli che possono accendere la fantasia. Tuttavia noi saremo pronti ad affrontare questo Palermo giocandocela convinti di fare bene e lo faremo con la sana paura di questi casi, cioè nel rispetto di un avversario più forte per struttura e collettivo".

"Dove arriverà il Palermo? Di sicuro farà un campionato importante, perché, più dello scorso anno il gap tra le grandi e le medio-grandi si è notevolmente assottigliato; la dimostrazione è la posizione di classifica della Lazio, che non considero un'anomalia d'inizio stagione, perché anomala era, invece, la sua posizione nello scorso campionato. Così, i biancocelesti insieme al Palermo e alla Sampdoria potranno davvero fare cose importanti, anche se la vittoria finale spetterà a mio giudizio ad una tra Inter, Milan, Roma e Juventus. Salvo sorprese imprevedibili, naturalmente".