Amauri-Juve, è finita: il Parma torna il pole
I fischi ricevuti da Amauri (31) a Bardonecchia dai tifosi bianconeri fin dal primo giorno della nuova stagione hanno obbligato le parti a organizzare subito un incontro. E' avvenuto ieri nel ritiro estivo dove l'agente del giocatore Giampiero Pocetta si è incontrato con i dirigenti della Juventus. Un colloquio lungo novanta minuti nel quale si è parlato della difficile situazione ambientale, dei motivi che l'hanno scatenata e del destino dell'attaccante italobrasiliano. Il primo obiettivo è ricompattare l'ambiente per tentare di proseguire il ritiro con l'animo più sereno possibile. Anche per aiutare Amauri, apparso dispiaciuto e scosso da questo tipo di accoglienza. Poi si penserà al suo futuro, complicato da un ingaggio elevato (3,8 milioni) e dalla valutazione fatta dalla Juventus (7-8 milioni). Il club bianconero non intende svendere il calciatore che quando ha lasciato la Juventus a gennaio se n'è andato senza fare polemiche e soprattutto lasciando un ottimo segno a Parma realizzando 7 gol in 11 partite.
E proprio la squadra ducale resta la destinazione più gradita ad Amauri. Perché conosce bene l'ambiente, perché avrebbe la certezza di giocare e perché sa che sarebbe apprezzato da tutti. La trattativa non si preannuncia semplice, ma i buoni uffici che intercorrono da tempo tra Juventus e Parma può essere un buon punto di partenza. E' un affare che necessita di tempo e tutte le parti in causa sono consapevoli delle difficoltà. E allora nell'immediato il diktat è agevolare Amauri perché lavorare tra i fischi non è semplice. E soprattutto non è giusto.