Atalanta, Colantuono: "Lo sciopero? Denis potrà ambientarsi..."
Lo sciopero? Dispiace per i tifosi, ma almeno così ci sarà più tempo per il rodaggio della macchina destinata a stupire i tifosi all'ombra della Maresana. Questa, in soldoni, la sintesi del pensiero imperante in casa Atalanta all'indomani del rinvio della prima giornata di A decisa dal sindacato dei calciatori. E l'allenatore Stefano Colantuono, pur non sbilanciandosi a favore di alcuna delle due parti in causa, si allinea prontamente: c'è la nuova tessera per completare il domino di una ricetta vincente, il calcio giocato può aspettare.
Mister, se tutto va bene si comincia dal secondo turno. E' un danno o paradossalmente servirà a inserire meglio Denis?
"Io avrei preferito giocare, soprattutto perché partire subito in casa sarebbe stato un indubbio vantaggio. In effetti, però, in questo modo avremo più tempo per recuperare la condizione ottimale dei due reduci dalla Coppa America e favorire l'amalgama dei nuovi all'interno del gruppo".
S'è fatto un'opinione sullo scontro frontale in atto?
"La stiuazione mi pare un po' contorta, ma come molto altri penso che la verità stia nel mezzo. Ci sono questioni sul piatto su cui di discute da dicembre, evidentemente non c'erano i presupposti per un accordo. Mi rammarico della cosa, ma non posso farci nulla".
Sta di fatto che fino all'11 settembre il popolo affamato di pallone sarà costretto a tirare la cinghia.
"E noi saremo obbligati a fissare Genova come prima tappa di un cammino che sarà lungo e irto di ostacoli, anche se non è che cambi granché. Ovviamente il Genoa è più forte del Cesena e avrà il fattore campo dalla sua. Non cambia il nostro obiettivo, ma il primo avversario aumenta il grado di difficoltà rispetto al calendario".