Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Brescia, Gino Corioni: "La mia era qui è finita"

Brescia, Gino Corioni: "La mia era qui è finita"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani
martedì 19 aprile 2011, 10:432011
di Redazione TMW.
fonte Sky Sport

Il presidente del Brescia Gino Corioni, è stato contattato da Sky Sport per avere maggiori informazioni sulle sue dichiarate intenzioni di lasciare la squadra.

A Il Giornale di Brescia lei dichiara: "La mia avventura è giunta al capolinea". E' davvero così?

"Cari miei la vita non è una cosa che non finisce mai, faccio il presidente da 40 anni sono stanco e il Brescia è una città molto impegnativa. La città ha bisogno di una squadra più stabile. Continua tra serie A e serie B io non ho più la forza di farlo, mi sono stancato. Spero che i Bresciani abbiano l'orgoglio di portare aventi il Brescia ,sennò io tirerò i remi in barca. Smetto di remare".

La stanchezza deriva dai 40 anni di presidenza o c'è un episodio?
"Tutte le parentesi della vita hanno il loro piacere le loro cose proibite, cose impossibili, è una cosa così senza motivi personali".

"Io non volevo fare passi indietro, volevo costruire una società importante a Brescia per la Serie A, non una che rischia di retrocedere".

"Ho fatto 5 o 6 promozioni è stata una pazzia, ho fatto metà anni di A e metà anni di B, si soffre troppo".

"La mia era a Brescia è finita. La città è troppo grande per meritare un presidente piccolo come me. Ho detto tante volte di volermi fare da parte. Ora è diverso, ora devo farlo. Adesso il futuro non dipende più dal sottoscritto, ma dai bresciani e dai politici."

"Non ho detto che darò le chiavi della società al sindaco, dico solo che non posso più andare avanti né in serie A, né in serie B".