Brescia, Gino Corioni: "La mia era qui è finita"
Il presidente del Brescia Gino Corioni, è stato contattato da Sky Sport per avere maggiori informazioni sulle sue dichiarate intenzioni di lasciare la squadra.
A Il Giornale di Brescia lei dichiara: "La mia avventura è giunta al capolinea". E' davvero così?
"Cari miei la vita non è una cosa che non finisce mai, faccio il presidente da 40 anni sono stanco e il Brescia è una città molto impegnativa. La città ha bisogno di una squadra più stabile. Continua tra serie A e serie B io non ho più la forza di farlo, mi sono stancato. Spero che i Bresciani abbiano l'orgoglio di portare aventi il Brescia ,sennò io tirerò i remi in barca. Smetto di remare".
La stanchezza deriva dai 40 anni di presidenza o c'è un episodio?
"Tutte le parentesi della vita hanno il loro piacere le loro cose proibite, cose impossibili, è una cosa così senza motivi personali".
"Io non volevo fare passi indietro, volevo costruire una società importante a Brescia per la Serie A, non una che rischia di retrocedere".
"Ho fatto 5 o 6 promozioni è stata una pazzia, ho fatto metà anni di A e metà anni di B, si soffre troppo".
"La mia era a Brescia è finita. La città è troppo grande per meritare un presidente piccolo come me. Ho detto tante volte di volermi fare da parte. Ora è diverso, ora devo farlo. Adesso il futuro non dipende più dal sottoscritto, ma dai bresciani e dai politici."
"Non ho detto che darò le chiavi della società al sindaco, dico solo che non posso più andare avanti né in serie A, né in serie B".