Carlo Nesti: "Elkann: buon senso e impopolarità"
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Non mi aspettavo nulla di diverso dall'"austerity" predicata da John Elkann. I 200 milioni già spesi dopo Calciopoli; i 60 milioni di "rosso"; i 3 soli acquisti di qualità previsti da Marotta; e il regime di fair play finanziario Uefa. Un discorso carico di "buon senso", risorsa, però, per la quale nessun tifoso sventolerà mai una bandiera. Scaricare sulle spalle dei sostenitori la responsabilità di rafforzare la squadra ("prima vediamo quanto incassiamo con il nuovo stadio, e poi investiamo) è, ovviamente, impopolare. "Buon senso" e ambizioni si incontrano molto di rado: con la Triade succedeva, ma di Triade ce n'era una sola.
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