Community Shield, prima assoluta per il derby di Manchester
La stracittadina di Manchester consegnerà per la prima volta la Community Shield. Non era mai successo dal 1908, anno di nascita di questa prestigiosa competizione, che le due squadre della città si scontrassero per la vittoria del trofeo. Giustificata dunque la grande attesa intorno alla gara, per lo United battere i cugini rappresenterebbe una grande rivalsa ma soprattutto un buon auspicio per la stagione che sta per iniziare. Infatti le ultime tre vittorie dei Red Devils hanno poi portato al trionfo anche del campionato, mentre i Citizens vogliono ovviamente dimostrare di essere ritornati un club nuovamente vincente e che la Fa Cup alzata al cielo lo scorso Maggio non rappresenta una casualità. Ferguson non è abituato a stravolgere la sua squadra, ma quest'anno i ritiri di Van der Sar e Scholes più le cessioni di O'Shea, Brown e quella prossima di Owen lo hanno costretto a fare qualcosa in più sul mercato. Sono arrivati infatti il portiere spagnolo De Gea, il gigante del Blackburn Jones e l'ala della nazionale inglese Young. Il Mancio invece reclama ancora innesti alla sua proprietà, lamenta una rosa di soli 20 uomini contro i 29 dei rivali cittadini, e in effetti a sbarcare sono stati i 'soli' Aguero, Clichy e Savic più il portiere romeno Costel Pantilimon che ha firmato soltanto ieri. Ma Nasri sembra ad un passo, considerando anche gli attriti tra il francese e Wenger, almeno a detta del 'Mirror' (il giocatore non è partito con la squadra per affrontare il Benfica in amichevole). Ma il manager dei record Sir Alex ha punzecchiato il collega, facendo pregustare a tutti con qualche ora di anticipo cosa significhi questa partita: ''Il tempo e le vittorie sono quello che servono ma dipende dal tipo di club in cui sei. Allo United siamo stati fortunati perchè non abbiamo avuto grossi cambiamenti ai vertici e molti dirigenti sono qui da quando sono arrivato io. Non a caso, continuità e considerazione contano moltissimo e tutti sanno che la persona più importante è l'allenatore, mentre ogni anno vediamo club che si preoccupano solo di spendere e di comprare". In parole povere non pensare solamente a rafforzare la squadra con innesti costosi, ma cominciare a vincere qualche trofeo. Ma l'ex allenatore dell'Inter non cambierà facilmente idea, anzi è convinto che senza qualche altro movimento in entrata sarà dura lottare su tutti i fronti: ''Loro erano già forti prima e adesso che hanno comprato dei buoni giocatori, fra cui De Gea che è un portiere fantastico, lo sono diventati ancora di più. Ecco perché ho bisogno ancora di almeno 2-3 acquisti: quando fai la Champions League per la prima volta è molto dura, pensate al Tottenham e ai problemi che ha avuto l'anno scorso, e rischi di dover cambiare cinque, sei o perfino sette giocatori dopo una partita. Non so se possiamo vincere il titolo o la Champions League, ma la cosa importante è avere una buona rosa e sarà fondamentale prendere i giocatori nella prossima settimana". E poi c'è la grana Tevez, l'argentino non è tornato ad allenarsi col gruppo avvicinandosi sempre di più alla cessione da lui espressamente richiesta da tempo ormai. Con il ''Kun'' alle prese con problemi di vesciche ai piedi, spazio dal primo minuto al discusso Balotelli, croce e delizia per i suoi frequenti colpi di testa mentre sono di più le defezioni dei cugini: Javier Hernandez (commozione celebrale), Antonio Valencia, Michael Carrick e Darren Fletcher (guai fisici) sono out. Al fischio di inizio delle 15:30 (ore italiane) allo stadio Wembley di Londra, saranno queste allora le probabili formazioni che scenderanno in campo:
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Richards, Lescott, Kompany, Kolarov; Y. Toure, De Jong; Milner, Silva, Balotelli; Dzeko.
Manchester United (4-4-2): De Gea; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Giggs, Young, Park; Berbatov, Rooney.