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...con Bisoli

...con BisoliTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
domenica 20 marzo 2011, 00:002011
di Alessio Alaimo
"Vi racconto la mia Cagliari-Napoli. Azzurri sopra le aspettative. Così ho evitato la cessione di Nainggolan..."

Quella sconfitta subita al 97' pesa ancora come un macigno. Pierpaolo Bisoli venne sollevato dall'incarico di allenatore del Cagliari dopo aver perso contro Napoli e Genoa nel giro di pochi giorni. Era il 10 novembre 2010 quando Lavezzi ammutolì il Sant'Elia sfruttando le praterie che lasciò la squadra di Bisoli negli ultimi minuti alla ricerca del vantaggio.
A parlare della sfida di questa sera tra il Cagliari di Donadoni e il Napoli di Mazzarri, ai microfoni di TuttoMercatoWeb è proprio l'ex allenatore dei sardi.

Bisoli, il Cagliari viene da una sconfitta interna per 4-0 contro l'Udinese. Colpa dei rossoblù o i friulani, in questo momento, sono incontenibili?
"L'Udinese è la squadra che sta giocando il miglior calcio. Ha calciatori che saltano l'uomo, gioca in velocità e tutti sono propensi a svolgere le due fasi. Questo gli consente di ottenere in grandi risultati. In più la società ha creduto nell'allenatore e ciò dimostra la voglia di migliorarsi e colmare il gap. È giusto che i risultati arrivino, perché il club ha creduto nel tecnico".

Napoli-Cagliari, che partita sarà?
"È una gara strana, come un derby. Ci saranno tante tensioni.
Il Napoli non può perdere più punti, ma il Cagliari deve riscattarsi. Quella sconfitta al 97' ha influito nel prosieguo della mia esperienza (sorride amaramente, ndr), è una gara molto sentita. I tifosi del Cagliari, questa gara, la sentono tantissimo. Spero sia una bella partita".

Come reputa la stagione delle due squadre?
"Il Napoli sta disputando un campionato al di là delle aspettative. A Cagliari so di aver lavorato bene, così come sta facendo altrettanto bene Donadoni".

Quest'anno il Cagliari ha scoperto un nuovo talento, Radja Nainggolan.
"Pensate che all'inizio era sul mercato perché l'anno prima non aveva giocato neanche una partita. Io però ho chiesto alla società di tenerlo perché mi aveva fatto un'ottima impressione in ritiro e così si è conquistato i galloni da titolare. Se rimarrà con i piedi per terra farà parlare di sé, perché ha potenza e qualità. Dopo cinque o sei giornate di ritiro ho detto di tenerlo e Cellino mi ha accontentato. Ora sta facendo davvero bene e sono contento per lui".

Si aspettava il buon impatto di Matri alla Juventus?
"È stato il miglior colpo dopo Pazzini. Quando giocammo contro la Juve e perdemmo dissi che era già pronto per quei livelli. Sta raccogliendo ciò che ha seminato. È una ragazzo che si applica tanto e merita tutto ciò".

Come trascorre le sue giornate, aspettando una panchina?
"La voglia è tanta, vorrei riprendere il percorso iniziato, perché la mia carriera ha avuto inizio dal basso. Sabato e domenica vedo le partite, gli altri giorni gioco a tennis per tenermi in forma. Per quanto riguarda le gare, in serie A Udinese e Bologna stanno facendo davvero bene. Mentre in B Siena e Atalanta erano le predestinate, però ci sono stati dei momenti in cui Padova e Modena hanno giocato bene".