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...con Iaconi

...con IaconiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 18 luglio 2011, 00:002011
di Alessio Alaimo
"Brescia, sarà un'impresa. Il Padova vuole Berardi. Kone, Caracciolo e Diamanti: ecco il loro futuro"

Mission impossibile per Andrea Iaconi, direttore sportivo del Brescia. L'ex dirigente del Grosseto è chiamato a ricostruire l'organico delle Rondinelle dopo la retrocessione dell'anno scorso e soprattutto a ridare entusiasmo alla piazza. Iaconi a Brescia dovrà sostituire un'icona come Gianluca Nani, che nel corso della sua militanza in seno al club lombardo ha acquistato e valorizzato calciatori di grande spessore (vedi Hamsik) con l'obiettivo (spesso centrato) di far ottenere delle plusvalenze alla sua società. Da ricordare per esempio, la cessione di Matuzalem allo Shakhtar Donetsk per delle cifre piuttosto onerose. Il futuro delle Rondinelle però, si chiama Andrea Iaconi. E con lui TuttoMercatoWeb si pronuncia sul Brescia che verrà.

Iaconi, è al Brescia da poco tempo. Quali sensazioni?
"Sono contento della scelta. È chiaro che si tratta di un'impresa perché la squadra viene da una retrocessione traumatica. Bisognerà ricreare entusiasmo. Non sarà facile, però vedremo di lavorare con serietà per cercare di ottenere il meglio possibile".

Caracciolo, Kone, Berardi e Diamanti: sembrano tutti destinati all'addio.
"Sono tutti giocatori importanti. Alla fine andranno via. Dobbiamo però essere pronti a sostituirli".

Su Kone conferma l'interesse della Lazio?
"Si, ma non c'è solo la Lazio. C'è anche una società straniera".

Berardi?
"Berardi è un giocatore molto richiesto. C'è qualche possibilità, vedremo in settimana. Il Padova per esempio è abbastanza interessato. Dobbiamo però valutare un po' tutto e cercare di fare cassa il più possibile. Lo daremo ad una società gradita al ragazzo e soprattutto alle nostre casse. Il Padova sicuramente è una società importante con grandi ambizioni. Però per Berardi ci sono anche altre possibilità".

Poi c'è il caso Arcari.
"Quale caso? Quando si parla chiaro non ci sono casi. Arcari è stato il primo giocatore con cui ho parlato e non c'è nessun problema. Con Michele abbiamo scelto una linea: non ci sono casi".

Quindi il portiere di Cremona, nelle gerarchie iniziali, sarà titolare?
"Non ci sono gerarchie. Ci sono tre portieri, di cui due molto giovani e che secondo me sono dei fenomeni. Poi Arcari è uno dei migliori.
Come politica si cercherà di privilegiare i più giovani, ma questo non significa che Arcari non possa giocare".

Ma Lorenzo Tassi, è davvero così forte come si dice?
"Assolutamente si. Sarà un punto fermo per il futuro del Brescia, perché non abbiamo intenzione di cederlo. Il discorso vale sia per lui che per Leali".

Da Camilli a Corioni. Ma Iaconi un presidente tranquillo, mai?
"Sono stato sempre in società 'sofferenti'. È un po' una mia caratteristica.
Camilli è un presidente unico, particolare. Mentre Corioni nel calcio è un'istituzione: ha fatto la storia. Per Corioni parla la storia...".

Che mercato vedremo in serie B?
"Con la crisi generale che c'è, il mercato è sempre più in declino. Difficile. Avendo meno soldi bisogna avere tante idee ed essere più geniali".

A proposito di idee, qualche anno fa lei ebbe l'intuizione di rispolverare Mauricio Pinilla, che adesso è un punto fermo del Palermo.
"Pinilla - e lo dissi quando lo diedi al Palermo - è tra le quattro-cinque punte più forti della serie A. Nel momento in cui Mauricio acquista equilibrio fisico è un calciatore estremamente importante".