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...con Novellino

...con NovellinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 17 maggio 2011, 00:002011
di Alessio Alaimo
"Samp, che peccato: io sto con Garrone. Grazie Livorno. Diamanti grande, con me farebbe bene"

Dalla gioia per il suo Livorno alla mestizia dovuta alla retrocessione della Sampdoria che ha guidato per cinque anni con ottimi risultati. Walter Novellino, attuale tecnico dei labronici, ai microfoni di TuttoMercatoWeb parla della sua squadra ma anche dei blucerchiati che, perdendo 1-2 contro il Palermo, hanno detto addio alla serie A. Com'è strano il calcio. Appena un anno fa la Sampdoria si giocava l'accesso ai preliminari di Champions con il Palermo e quest'anno a mandarla in B sono stati proprio i rosanero, che hanno onorato il campionato fino alla fine.

Novellino, con lei il Livorno è cambiato.
"I ragazzi da un mese a questa parte sono stati bravi, sotto ogni punto di vista. La squadra risponde bene, nonostante manchino elementi come Surraco, Berlingheri e altri che hanno dei problemi. Stiamo lottando per qualcosa di importante, insieme ad altre compagini che stanno facendo bene".

Sta dimostrando di non aver ancora fatto il suo tempo su una panchina.
"Si, ma Novellino non ha amici (sorride,ndr). I miei amici sono i risultati. Devo ringraziare Spinelli che mi ha dato questa possibilità. Sono tornato in panchina con grande voglia ed entusiasmo. Forse ho pagato un po' troppo la parentesi a Torino. Mi sto riprendendo alla grande, sto dimostrando di essere il Novellino che ha vinto sette campionati ed è arrivato quinto con la Sampdoria. Devo dire grazie a Spinelli e ai ragazzi che alleno".

Cosa crede di aver dato al Livorno in questi mesi?
"La mia esperienza, anche se ho cinquantasette anni e quindi sono ancora giovane. Poi la mia capacità di insegnare, a me piace farlo ed essere protagonista. Forse però mi hanno dato più i ragazzi, che avevano voglia di rimettersi in gioco".

La sua ex Sampdoria è retrocessa.
"Mi è dispiaciuto tantissimo, davvero. E aggiungo che sono pro Garrone. Al di là delle cessioni di Cassano e Pazzini, questa squadra non sarebbe dovuta retrocedere. La società può avere delle colpe, ma sicuramente non in grandissima parte. Gestita in un'altra maniera, la squadra si sarebbe salvata tranquillamente".

Come si riparte da momenti come questi?
"Con molta umiltà, resettando tutto con uomini che hanno voglia".

Durante questa stagione è stato mai contattato dalla Sampdoria?
"No, quest'anno mai".

Fortunatamente, aggiungiamo.
"No, perché? Io sono un uomo di calcio, un allenatore. Ci sono momenti in cui un tecnico può dare qualcosa di più e in altri qualcosa di meno. Ho vissuto cinque anni bellissimi alla Samp e non li dimentico.
Oltre alle lacrime di Palombo, mi è dispiaciuto vedere i volti dei tifosi delle curve".

Il calcio è strano: un anno fa la Samp si giocava l'accesso ai preliminari di Champions con il Palermo e quest'anno i rosanero la mandano in B.
"No, non è stato il Palermo. La Sampdoria avrebbe potuto giocarsi le proprie carte molto prima".

Novellino avrebbe salvato la Sampdoria?
"Non fatemi questa domanda (sorride,ndr). Non vorrei offendere nessuno, preferisco non rispondere. So che sabato ho da giocare una grande partita contro il Padova allenato da un mio allievo, Dal Canto, e sono felice che stia facendo bene. Dobbiamo incontrare una squadra forte che lotta, come noi, per qualcosa di importante".

Ci risulta che Spinelli abbia promesso Diamanti in caso di promozione in A.
"È un calciatore con grandi qualità, in grado di fare la differenza. E poi, sicuramente, con me farebbe bene (sorride,ndr)".

Mister, rimarrà a Livorno?
"Ho un contratto e una grande riconoscenza verso Spinelli. È giusto che onori l'impegno non dimenticando cosa mi ha dato il Presidente".