...con Pelizzoli
Dopo aver risolto il contratto con il Cagliari, Ivan Pelizzoli è in attesa di trovare una nuova sistemazione. Intanto si concede ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Pelizzoli, di recente ha risolto il contratto con il Cagliari.
"A Cagliari sono stato molto bene. Soprattutto la società mi ha dato la possibilità di tornare in serie A, anche se ho giocato solo venti minuti e due partite di Coppa Italia. Ma per me era importante rientrare dalla Lokomotiv Mosca, che non mi lasciava andare via. Il Cagliari mi ha fatto rientrare in A e quindi gli devo tanto. Sia al club che ai tifosi. E poi ho conosciuto ragazzi eccezionali".
Probabilmente la società sarda cerca un secondo portiere che di fatto sia un terzo e aiuti a crescere Vigorito. È stato questo uno dei motivi per cui è andato via?
"Si. Mi sarei aspettato di giocare almeno le ultime due o tre partite, una volta ottenuta la salvezza. Però alla fine se un allenatore decide di far giocare tutte le gare ad un solo portiere mi può anche stare bene. Ma nello spogliatoio ho sempre aiutato tutti e pensavo di giocare le ultime due o tre partite".
Quale futuro per lei, adesso?
"Mi è stato detto che interesso ad alcune squadre. Spero che la vicenda si sblocchi al più presto. Anche perché adesso non so neppure quali sono le squadre interessante. Mi hanno solo detto che mi diranno qualcosa a breve".
Sorpreso dalle voci di mercato su Agazzi, secondo cui il Cagliari potrebbe metterlo sul mercato?
"Sono al mare e a parte TuttoMercatoWeb leggo poco. Sono solo rimasto sopreso dall'esclusione di Marchetti. Allenandomi con lui ho visto che è un campione. Spero che alla Lazio si tolga tante soddisfazioni".
Per quanto riguarda Marchetti, è possibile che un calciatore venga accantonato per un'intervista?
"Non so se sia accaduto per l'intervista o per un diverbio. Con lui non ho mai parlato di questo perché la situazione era già pesante e cercavo di stargli vicino senza affrontare l'argomento. Lui però a Cagliari ha dimostrato di essere un professionista serio, allenandosi tutti i giorni".
C'è il rischio che Marchetti alla Lazio non ripeta quanto ha fatto due anni fa con il Cagliari, visto che è rimasto fermo per un po'?
"Da come lo vedevo allenare non la penso così. Si allenava sempre al 100% e la sua fortuna è che inizierà il ritiro da subito e così nelle amichevoli potrà riprendere, eventualmente, il ritmo e le misure dal campo. Questo però accade dopo le prime due o tre amichevoli. Poi fisicamente è un animale".
E di Agazzi cosa pensa?
"Dopo anni passati tra la C e la B è riuscito ad arrivare in serie A, dove quest'anno ha fatto abbastanza bene. Adesso è atteso dall'anno più difficile, dove tutti lo aspettano. Bisognerà vedere come disputerà il prossimo anno, però è un bravo portiere"
Non gioca nel Cagliari ma è sardo. Salvatore Sirigu sembra in rotta con il Palermo, che gli ha proposto 550.000 euro a stagione contro la sua richiesta che va dagli 800.000 al milione.
"Decidere spetta al giocatore. Io da Palermo non andrei via o lo farei solo per Milan, Inter e Roma. Palermo è una piazza dove tutti vorrebbero giocare".
Sembra che sull'estremo difensore rosanero abbia messo gli occhi il Genoa, pronto ad offrire circa 900.000 euro di ingaggio.
"Le ambizioni sono le stesse. O forse ne ha di più il Palermo.
Sicuramente sotto il profilo economico cambierebbe qualcosa. Però io rimarrei al Palermo. Poi dipende da lui, se ha rotto con Zamparini allora meglio andar via. Però se ci sono i margini è meglio che resti in rosanero".
Un giovane portiere sul quale scommetterebbe?
"Marchetti. Se si ritiene giovane allora scommetto su di lui".
Quali obiettivi per il Cagliari della prossima stagione?
"Hanno preso El Kabir che è un attaccante di cui conosco poco. E poi hanno tenuto Astori. Non so come finirà con Biondini. Poi sono rimasti Conti e Nainggolan. Se la squadre resta la stessa, il Cagliari - pensando sempre alla salvezza - può anche arrivare in Europa League".
Nainggolan è pronto per il grande salto?
"Anche lui è al primo vero anno di serie A. Bisogna sempre vedere il secondo, che è quello dove si vede se un calciatore è pronto oppure no per il grande salto. Però potenzialmente ha qualità eccezionali e una grande personalità".