...con Pellissier
Rivoluzione in casa Chievo. Le partenze di Mantovani, Constant e Fernandes, con a ruota quella, sempre più probabile, di Stefano Sorrentino destinato al Palermo, lasciano intendere che i gialloblu' daranno vita ad un nuovo ciclo. Del momento del Chievo e del 'caso' Sorrentino, TuttoMercatoWeb ne ha parlato con il capitano dei veneti, Sergio Pellissier.
Pellissier, il prossimo anno avrà un partner d'attacco di tutto rispetto: Alberto Paloschi.
"Conosciamo il suo valore, sappiamo quanto vale. È un giocatore che vede bene la porta e spero ci dia una mano nel corso della prossima stagione".
È il partner che voleva?
"Non sono io che decido (sorride,ndr). Io volevo un giocatore che ci potesse dare una mano e penso che sia quello giusto. Poi starà a Paloschi dimostrare che il Direttore (Sartori, ndr) non si è sbagliato".
Fin adesso sono partiti giocatori importanti, ma il Chievo si è rinforzato?
"Abbiamo cambiato, però quelli che sono arrivati sono altrettanto validi. C'è tempo per diventare squadra e sperare di poter fare meglio dell'anno scorso".
Cosa si aspetta da Mantovani e Constant, approdati rispettivamente al Genoa e al Palermo?
"Sono due ottimi giocatori che sanno fare il loro mestiere. Ma io devo pensare a questa società, dobbiamo cercare di raggiungere i nostri obiettivi. Spero facciano bene, ma non dobbiamo più pensarci".
Presto potrebbe lasciare il Chievo anche Sorrentino, con destinazione Palermo.
"Dispiace perché è un grandissimo portiere. Purtroppo è sorto questo problema, ma penso che sia lui che la società abbiano visto cosa fare e credo stiano decidendo. Egoisticamente lo vorrei ancora con me, ma se cambierà strada è giusto fargli un grande in bocca al lupo".
Sorrentino vuole il Palermo. Se restasse controvoglia non sarebbe utile.
"Per dare il meglio di sé un giocatore deve avere voglia e credere nel progetto. Ma comunque anche l'anno scorso, quando sembrava dovesse andare via, ha comunque dato il massimo per la nostra maglia. Stefano è un professionista: se dovesse restare darebbe ancora il massimo per dimostrare che vale una grande".
Riuscirà a non far rimpiangere Sirigu ai rosanero?
"Credo proprio di si. Sorrentino ha fatto benissimo con noi, è un grandissimo portiere tra i pali e credo che non abbia niente di meno rispetto a Sirigu".
Per il dopo Sorrentino si aspetta un portiere di spessore?
"Più che aspettarmelo me lo auguro. Per una squadra come la nostra il portiere è molto importante. In questi anni abbiamo sempre avuto portieri bravi, quindi mi auguro ne arrivi uno altrettanto importante".
Prima della fine dello scorso campionato proprio a noi aveva detto che sarebbe stato felice del ritorno di Di Carlo: è stato accontentato.
"Conoscere l'allenatore è sempre importante: sai quello che vuole e lui sa cosa puoi dare. Sono contento".
Il suo ex tecnico, Stefano Pioli, non sembra così tranquillo sulla panchina del Palermo.
"Con Zamparini è normale che sia così. È un presidente caloroso, se non vede i risultati tende a cambiare. Si sapeva.
Purtroppo ha avuto la sfortuna di uscire dall'Europa League, però è un ottimo allenatore che ha voglia di fare: ha capito gli errori che ha commesso e a Palermo farà bene. Pioli meriterebbe di rimanere alla guida del Palermo fino alla fine".
È ancora il Milan la squadra da battere?
"Si. E lo ha dimostrato vincendo la Supercoppa. Si tratta di una squadra valida, con tante qualità".
Chi si è mosso meglio sul mercato?
"Ho seguito poco. Quest'estate ho avuto altro da fare...".
Si riferisce alla vicenda scommesse, nella quale è stato messo in mezzo pur non essendo coinvolto legalmente?
"Esatto. Questa cosa mi ha dato fastidio: io non c'entravo niente, così come Totti e De Rossi. Ciò che mi ha dato più fastidio è stato finire sui giornali senza motivo. Queste cose rovinano anche un'immagine e il rispetto che hanno le persone di te per ciò che fai".