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Daniele Magrini: "Siena, una batosta che pesa"

Daniele Magrini: "Siena, una batosta che pesa"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
domenica 20 febbraio 2011, 06:412011
di Redazione TMW.
fonte di Daniele Magrini per fedelissimoonline.it

Una giornata sbagliata e una batosta colossale, che mette in crisi la credibilità del Siena come candidata a conquistare uno dei due posti buoni per la serie A. Non si può perdere 2-3 in casa con il Piacenza, che finora aveva raggranellato 7 punti in trasferta, soprattutto dopo aver dominato il primo tempo ed essere al 28' sul 2-0. Non può perdere così, con una ripresa senza carattere e con il fiato corto, una squadra che proprio dalla partita con il Piacenza doveva avviare un filotto di risultati positivi (Modena e Triestina i successivi avversari) per raggiungere il primato e consolidarlo. Non si può perdere così, sbagliando le solite tre o quattro conclusioni clamorose e concedendo, per esempio, il gol del pareggio su calcio d'angolo (che non c'era) e poi il gol di Guzman su contropiede, senza metterci mano, o meglio piedi. Mancanza di carattere e tenuta fisica scarsa in molti giocatori, queste le cose più preoccupanti di una partita che può paradossalemente servire, solo se si affronta la sconfitta senza cercare alibi. L'arbitro è stato scarso, ma non ha inciso sul risultato in maniera decisiva. A sconfiggere il Siena è stato il Siena. E può accadere, sopratuttto in un campionato come la serie B. Ma da qui si riparte, da questa piena assunzione di responsabilità, facendo quadrato, tecnico, squadra e società, prendendo atto dei propri errori e lasciando perdere il resto. Mettendo in campo, nei confronti dei giocatori - e questa parte, delle dichiarazioni di Mezzaroma a fine partita, è decisamente stata opportuna - il fatto che per tanti di loro questo campionato del Siena sia l'occasione della vita. A Modena c'è l'opportunità di dimostrare la voglia di rivalsa, che deve trasudare da ogni gesto tecnico dei giocatori in campo e da ogni riflessione settimanale di Conte, sull'opportunità di trovare varianti ad un modulo tattico che continua a non dare certezze, quantomento per come, in questo momento, viene interpretato dalla squadra, anche in virtù dello scarso stato di forma di molti giocatori e dagli scarsi ricambi a centrocampo.

Le parole, da qui in avanti, contano poco. Ancora meno l'analisi sulla partita con il Piacenza. Non servono nemmeno le sdolcinate affermazioni di fiducia incondizionata e l'additare chi esprime dubbi, perplessità e critiche fondate, come un nemico della causa. Perchè la passione per la Robur non la si misura con la propensione a dire che tutto va bene. E perchè tutto ciò che sta fuori dal campo, a questo punto lascia comunque il tempo che trova. Ora ci vogliono tre cose: riscatto immediato con vittoria di carattere e di rabbia a Modena; analisi tecnica serena sulle cose da fare per migliorare, stemperando anche i dogmi tattici che non stanno dando certezze. E soprattutto, patto di ferro nello spogliatoio tra tecnico e giocatori. Dalla batosta con il Piacenza ci si riprende solo così. Senza perdere la testa e, soprattutto, la speranza. (Daniele Magrini)