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E' l'ora delle grandi manovre: panchine e campioni. Sono tutti in movimento e Milano lunedì diventa la capitale del mercato

E' l'ora delle grandi manovre: panchine e campioni. Sono tutti in movimento e Milano lunedì diventa la capitale del mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 14 aprile 2011, 00:002011
di Luca Marchetti
Nato a Terni il 6 maggio 1976, lavora a Sky come caposervizio e si occupa del coordinamento del telegiornale. Tra i volti più conosciuti del calciomercato per l'emittente di Rupert Murdoch.

Ci saranno tutti. Tutti a Milano, insieme per un convegno sullo scouting internazionale. Ci saranno italiani, inglesi, spagnoli, russi. Società e procuratori. Per scambiarsi opinioni, per ascoltare i massimi esperti e le ultime novità a livello a livello legale e di regolamenti. Magari si parlerà (in via informale) anche della possibilità di riportare a 2 gli extracomunitari in più in Italia. Ma sicuramente sarà il modo più facile per conoscersi e per approfondire i primi contatti che ci sono stati in queste settimane per le grandi manovre.

Innanzi tutto gli allenatori. E' aprile il mese giusto per impostare. Bisognerà aspettare ancora un po' per Juve e Roma. Molto, anzi tutto, dipenderà dalla qualificazione in Champions. Se uno dei due dovesse centrarla sarebbe riconfermato. Salvo clamorose sorprese, soprattutto in casa giallorossa, dove il nome di Ancelotti (soprattutto a livello mediatico) diventa ogni giorno più caldo. Ma finora non si sta parlando di dettagli, siamo ancora fermi a due mesi fa, nonostante sir Carletto già sappia che il prossimo anno non sarà sicuramente a Londra.

Proprio la panchina del Chelsea potrebbe aiutare Leonardo. Al di là dell'eliminazione dalla Champions (decisa all'andata) e della rimonta non riuscita in campionato all'Inter non sentono la necessità di cambiare. Solo se si potesse arrivare al sogno di Moratti: Pep Guardiola. Che però è il sogno anche di Abramovich, che ha la sua panchina libera, tanti soldi a disposizione e l'ossessione della vittoria in Champions. Insomma: vuole il meglio anche lui.

Al Genoa piace Delio Rossi (e non è un segreto), un altro conteso è Malesani dopo l'ottima stagione a Bologna. Napoli e Udinese si terranno stretti i loro allenatori. Le due variabili sono Roberto Mancini (che ad ogni sconfitta del suo City, sui tabloid inglesi è dato come partente) e Luciano Spalletti, sempre accostato alle grandi italiane ma ancora legato a doppio filo con lo Zenit.

E poi c'è un certo José Mourinho. Che può ancora entrare ancora di più nella leggenda, ma può anche rischiare l'umiliazione dal Barca. Al di là dei pronostici (che non sono il mio forte) in quest'ultimo caso sarebbe impossibile riuscire a capire ora cosa deciderebbe di fare lo Special One.

Intanto, in attesa che l'eventuale nuovo "mister" sia pronto per dare anche le proprie indicazioni (o esigenze a livello tattico) alcuni colpi già sono in canna. Chi non deve aspettare è il Napoli, che già sa quello che serve: il centrocampista (visto che l'attaccante è stato già bloccato). Inler, Candreva, Poli, Dzemaili, questi i nomi sul taccuino di Riccardo Bigon.

A proposito di centrocampisti: Tullio Tinti, procuratore di Pirlo, è stato avvistato in sede al Barcellona. Chissà che gli italiani in blaugrana non possano essere due. Intanto il Milan dalla Spagna sogna CR7. In questo momento sembra letteralmente impossibile. Ma (almeno personalmente) non pensavo ad aprile scorso (a dir la verità neanche a luglio) che fosse possibile Ibra al Milan. Il calcio e il mercato sono imprevedibili. L'operazione sarebbe da 200 milioni di euro, almeno. Bisognerebbe inventarsi qualcosa (cessione di Ibra compresa?), gli affari si fanno però in 3, due società e giocatore. Se una delle tre parti non vuole CR7 non si muove.