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esclusiva

Il ceco Petr sogna l'Italia: "Mi sento pronto"

ESCLUSIVA TMW - Il ceco Petr sogna l'Italia: "Mi sento pronto"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
lunedì 28 febbraio 2011, 18:362011
di Riccardo Mancini
fonte Raffaella Bon
Intervista di Federico Bettucci, add.stampa Silvio Pagliari

Miglior portiere del mondiale Under 20. Nella manifestazione in cui si mettono in luce i vari Aguero, Di Maria e Pato, c'è un portiere, anzi portierone, di quasi 2 metri di altezza che stupisce gli addetti ai lavori. Siamo in Canada, estate 2007 e Radek Petr con le sue parate trascina la Repubblica Ceca alla finalissima per il titolo mondiale, poi persa solo di misura con l'Argentina, dopo aver fatto fuori, tra le altre rappresentative, anche la Spagna (ai calci di rigore). Poi l'Italia, una parentesi anche al Parma, il Belgio e la guardia alla porta dell'Eupen, che grazie alle parate di Petr sale nella massima serie, la Jupiler League. Ora, obiettivo salvezza con il club belga. Poi, chissà. Dieci domande al 24enne estremo difensore ceco rappresentato da Silvio Pagliari, una chiacchierata con un ragazzotto che parla bene l'italiano e che in Italia vuole tornarci per dimostrare il suo valore.

Descrivici le tue caratteristiche. Che portiere è Radek Petr. "Domanda assai difficile. Non è semplice giudicarsi. Posso dire, tra le altre cose, che sono reattivo avendo parecchia forza sulle gambe e che non sono male sulle uscite alte. Poi riesco spesso a dare sicurezza ai compagni, anche urlando, e mi piace organizzare la difesa. Ma sono gli altri che mi devono giudicare".

L'obiettivo stagionale della tua squadra, l'Eupen, è indubbiamente la permanenza in categoria. Il tuo obiettivo personale, invece, qual è? "L'obiettivo è mettercela tutta, dare sempre tutto me stesso per cercare di ottenere il massimo. A fine carriera non voglio avere rimpianti, io darò il cento per cento sempre e comunque, poi staremo a vedere".

Ti senti pronto per un campionato più importante e prestigioso di quello belga? "Credo proprio di sì. Lavoro per quello. Ripeto, devo dare il massimo e poi, ripeto, staremo vedremo se meriterò di misurarmi in un torneo diverso. Sicuramente voglio provare".

Da giovanissimo hai già assaggiato l'Italia. Ora hai 24 anni, appena compiuti. Quando ti rivedremo nel nostro paese? "Quando arrivai in Italia in effetti ero molto giovane. E per un portiere così in erba, a differenza di altri ruoli, è difficile cogliere l'occasione giusta al volo. Mi trovai al Parma, ma purtroppo non mi fu concessa nessuna chance. Poi, in Belgio, un grandissimo lavoro quotidiano in questi due anni. La scorsa stagione, quella della vittoria del campionato di seconda divisione, con Piero Spinosa; quest'anno, con Gaetano Petrelli. Due autentici maestri, due istruttori bravi e preparati, dai quali ho appreso veramente tanto. Con il duro lavoro, spero di tornarci al più presto in Italia".

A quale portiere del calcio moderno ti ispiri? Chi è il tuo preferito? "Ce ne sono tanti. In Italia il mio preferito è indubbiamente Gigi Buffon. Poi c'è Cech del Chelsea, mio connazionale, e mi piacciono anche Casillas e Reina".

Qual è il tuo sogno nel cassetto? "Il mio sogno - esclama l'estremo difensore dell'Eupen - è giocare in un grande club, in un campionato importante. Sognare e porsi degli obiettivi è importante per crescere, e sognare non costa nulla. Occorre crederci sempre e non mollare, è un consiglio per tutti".

Per finire, Radek Petr fuori dal campo, nella vita di tutti i giorni. "Un ragazzo normalissimo, faccio quello che fanno gli altri. Sono un tipo sereno, tranquillo, e soprattutto molto, ma molto preciso nelle cose. Per il resto mi piace andare al cinema, viaggiare e visitare sempre posti nuovi, stare con i miei amici e con la mia ragazza

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