Marocchino: "Non boccio Krasic, ma Cerci..."
Il caso Milos Krasic. Ad inizio stagione era assurdo discuterne e parlarne, visto che il serbo pareva l'uomo perfetto per il 4-4-2 di Antonio Conte. "Adesso non vive certo un bel momento" confessa a Tuttomercatoweb.com l'ex bianconero Domenico Marocchino, con la franchezza e la sincerità che lo contraddistinguono. "Eppure all'inizio mi aveva fatto pure un'ottima impressione, poi dalla tanto discussa simulazione di Bologna ha perso continuità e fiducia. Credo ancora in lui, però è in fase di stallo, mi sembra evidente".
C'è chi gli contesta anche forti limiti tecnici.
"Krasic non è un dribblomane, ma uno che punta l'avversario e butta la palla al centro. Fa solo questo e, forse, adesso gli avversari 'l'hanno sgamato' e scoperto i suoi trucchi. Deve industriarsi per provare nuove tecniche, è specializzato in quella giocata ma deve ovviare alle contromisure degli avversari. Magari, la butto lì, cercando di ricevere quasi sempre palla quando è in corsa, senza l'avversario vicino".
Altra ipotesi: cessione a gennaio, destinazione Inghilterra.
"Personalmente non lo lascerei partire, ma se cederlo significa intascare i soldi spesi allora un pensiero si può fare. Però non vedo grandi dribblomani in giro...".
Magari Cerci, vero pallino di Conte?
"Ecco. Cerci mi piace molto, è uno che seppur stravagante negli atteggiamenti, punta e salta l'uomo. Può essere uno da Juve, ma aspetterei prima di bocciare Krasic".