Modena, Pari: "Il futuro dei nostri gioielli"
Scelte giuste, tanti gioielli, un campionato inatteso. Sono questi i riscontri della stagione del Modena, e di conseguenza di Fausto Pari. Il dirigente degli emiliani si racconta in esclusiva ai nostri microfoni, parlando del futuro dei giocatori più importnati tra i canarini e leggendo le carte alla sua Samp ed al suo collega Beppe Marotta.
Intanto in questi giorni si parla di lei al Padova
"Del mio futuro per adesso non so niente, non sono stato contattato dal Padova e poi sto pensando solo a finire la stagione, il mio obiettivo è la salvezza".
La classifica del Modena, in realtà, farebbe pensare anche ad altro
"La serie B non è così scontata anzi, porto l'esempio di Pisa e Rimini che erano in zona più che playoff, e poi si sono trovare retrocesse. Non bisogna abbassare la guardia".
Anche Bergodi, per il lavoro che sta facendo, è molto apprezzato in cadetteria"
"Sicuramente mi fa piacere, vuol dire anche che avevo visto bene su di lui, posso dire che noi faremo di tutto per trattenerlo".
Sarà più difficile riuscire a trattenere Pasquato... "Christian è al suo primo vero campionato, ha fatto 9 gol ed ha ampi margini di miglioramento. Vedo per lui un futuro roseo, a cominciare dalla gara col Vicenza. Il Modena ha il diritto di riscatto della metà ed abbiamo una proprietà solida, quindi a fine stagione parleremo con la Juve in modo da trasformare il contratto in una comproprietà effettiva".
Lo vede pronto per la serie A, perchè no proprio per la Juve?
"Se fossi nei suoi panni sceglierei una A tranquilla, nella Juventus ci sono grandi pressoni come in tutti i grandi club: meglio sempre stare tranquilli e poi fare il salto. Lo vedrei bene in un Cagliari, per esempio, che lotta per la Uefa. La Juve deve lottare sempre per lo scudetto o la Champions ed ha tifosi molto esigenti".
Dopo queste parole le voci riguardanti il Cagliari assumono un valore molto più importante
"Intanto non dobbiamo scordarci che c'è in ballo l'operazione Matri con i rossoblu, e poi in questo periodo vedo spesso un osservatore del Cagliari alle partite del Modena...".
Anche per Mazzarani?
"Anche qui noi abbiamo il diritto di riscatto della metà, però l'Udinese ha il controriscatto. E' un giocatore che le qualità le ha, e lo ha fatto vedere soprattutto nell'inizio della stagione, ora sta tirando un pò il fiato ma è un giocatore importante".
Signori è invece a metà con la Samp
"Anche qui abbiamo lo stesso discorso, ma prima di tutto la Samp deve pensare alla salvezza".
I doriani pagano la scelta di essersi privati di Marilungo, Cassano e Pazzini?
"Ora non è tempo di fare processi ma di stare vicino alla squadra che ha il compito di salvarsi. E' in piena bagarre, diciamo che da Catania in giù le vedo tutte lì".
Lei che lo conosce bene, cosa pensa delle critiche rivolte a Marotta per il suo operato nella Juventus
"Come per gli stessi giocatori, il discorso vale anche per i dirigenti. La Juve è la Juve, hai gli occhi puntati addosso in continuazione e le critiche sono sempre dietro angolo. Ci sono onori ed oneri a lavorare in una big. Io credo che un progetto nuovo abbia bisogno di tempo. Marotta ha fatto bene alcune cose, altre meno, ma sono sicuro di vederlo alla guida dei bianconeri anche il prossimo anno".