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Morini: "Questa la mia esperienza al Botev"

ESCLUSIVA TMW - Morini: "Questa la mia esperienza al Botev" TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
martedì 19 luglio 2011, 17:152011
di Alessio Calfapietra
Il fantasista mancino si racconta ai nostri microfoni

Emanuele Morini (29) è un calciatore di lungo corso. Di acqua sotto i ponti, dal suo addio alla Roma per provare il sogno oltre Manica con il Bolton, ne è passata tantissima: in questi anni Morini si è attestato come giocatore di qualità che ha provato a lungo la Lega Pro, specialmente con la Sambenedettese della quale è diventato un pilastro (la curva mi ha dedicato un coro, che emozione!) e che per tre volte ha tentato la fortuna all'estero - Inghilterra, Grecia e Bulgaria - esperienze però non andate per il meglio per fattori extracalcistici. In mezzo la gioia dell'esordio e del goal con la maglia del Vicenza in serie B. Oggi Morini, smaltiti i trionfi con il Cynthia che ha condotto ad una salvezza impronosticabile, è pronto per una nuova avventura. La nostra redazione lo ha contattato per sapere la sua prossima destinazione e per avere un sunto del suo ricco passato sui campi di gioco, in particolare quello vissuto in Bulgaria, un paese che avrebbe potuto consegnare Morini alla elite calcistica.

Morini, allora sei di nuovo sulla piazza
"Sì, c'è un tale macello in giro...A 29 anni devi fare la scelta giusta, preferirei scendere di categoria e guadagnare adeguatamente, vado dove mi vogliono e mi fanno giocare a calcio come piace a me"

Eppure in questo momento avresti potuto essere di nuovo nella serie A bulgara
"Infatti, lo scorso gennaio ho avuto una proposta dal Chernomorets Burgas, un anno e mezzo di contratto a condizioni vantaggiose, lì avrei trovato il DG Giampiero Persichetti , ma alla fine ho preferito rimanere al Cynthia per riconoscenza al presidente Ivano Selli (un collega giornalista, ndr) che con me è stato una persona splendida, poi comunque in quel paese ero rimasto scottato dall'esperienza con il Botev"

Appunto, il Botev Plovdiv, un'avventura finita molto male
"Sì, c'erano due cordate di imprenditori che si sono ritrovati a fronteggiare quattro milioni di debiti ed è saltato tutto. Ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano, eravamo una decina di calciatori italiani, compreso il tecnico Piccioni, da parte mia però ho ricordi bellissimi. Sono andato molto bene, segnando sei goal in dieci partite, i tifosi mi adoravano, specialmente per il goal con cui li ho portati a vincere il derby a cinque minuti dalla fine. Il tifo da quelle parti è incredibile, erano capaci di seguire la squadra in trasferta anche in 3000. Comunque a fine stagione mi hanno richiesto tutte le formazioni di Sofia, a partire dal CSKA, il mio agente mi ha presentato la possibilità di andare nella massima serie polacca, ma io ho preferito tornare in Italia, accettando l'offerta del Foggia. Dopo di allora questa persona è sparita, il suo comportamento nei miei riguardi non è stato corretto, certi procuratori producono danni enormi, se potessi rivolgere un consiglio ai giovani gli direi di evitare gli errori che ho fatto anni fa e guardarsi bene da coloro ai quali affidano la procura"

Dispiace anche per il nostro amico Malù Mpasinkatu, all'epoca diesse. E nemmeno in Puglia per te le cose sono andate meglio
"Dal punto di vista del collettivo sì, eravamo penultimi a 21 punti e poi abbiamo avuto un incredibile cambio di passo, ma con Ugolotti non mi sono trovato bene, mi schierava come unica punta a dover combattere con tutta la difesa avversaria, o addirittura come terzino, in ogni caso ho fatto la mia parte. Poi sono rimasto fermo e sono arrivate richieste dalla Lega Pro, ma ho accettato quella del Cinthya in serie D anche per questioni affettive"

E qui il trionfo è stato totale
"Sì, da ultimi a due punti siamo arrivati ad un soffio dalla salvezza diretta, persa per un solo punto, poi ai play out abbiamo battuto il Sanluri e siamo riusciti a salvarci, io ho segnato nella gara di andata, in totale ho realizzato otto reti in 22 partite"

Sei rimasto tifoso della Roma, come giudichi l'avvento della proprietà americana?
"A Roma ho ancora molti amici, Rosi, De Rossi, Cassetti...direi che finora è un'incognita, bisogna capire quanti soldi vorranno mettere, ho capito che l'intenzione è rigenerare l'ambiente, d'accordo prendere l'allenatore, il Direttore Generale, il Direttore Sportivo, ma quello che piu conta sono i calciatori, e quelli bravi, notoriamente, costano"

Sei d'accordo con chi sostiene che la Roma non sappia trattare con i suoi giovani?
"Farei un discorso piu generale, allargandolo a tutto il calcio italiano, che considero in regresso. Il nostro calcio sta fallendo, quello che vi gira intorno è sbagliato, la mentalità, non c'è pazienza e si punta al fisico. Guardate Giuseppe Rossi che è dovuto andare in Spagna dove amano i giocatori tecnici, ci si stupisce che poi le squadre spagnole vincano tutto. Io sono stato cresciuto da allenatori che hanno sempre privilegiato l'aspetto tecnico e gli sono grato, mentre in giro vedo poca roba, il comportamento dei diesse, le regole sui giovani in Lega Pro e altre cose mi convincono poco"

Conosceremo presto il tuo futuro?
"Credo di sì, tra qualche giorno mi incontro con il mio procuratore e ne saprò di piu', c'è qualcosa in ballo con una big di Seconda Divisione e sto valutando offerte provenienti dalla Svizzera, compresa la massima serie. Sono molto motivato e fisicamente mi sento benissimo"

Vorresti segnalare un tuo compagno di squadra che si è messo in mostra recentemente?
"Propongo Tiziano Luciani, un centrocampista di rottura classe 1991 che ha giocato con me a Genzano. Si è svincolato dall'Atletico Roma, può fare il salto di categoria"

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